Milano, dopo il nubifragio dei giorni scorsi, rimane una città ancora in emergenza, i vigili del fuoco non si fermano.
Milano è ancora in stato di emergenza. I vigili del fuoco, anche in questi giorni, stanno ricevendo moltissime richieste di intervento. Questa mattina, sabato 29 luglio, già della 6.30 del mattino, risultavano, al comando di via Messina, una lista di una quarantina di richieste di intervento da evadere.
Il nubifragio ha, sicuramente, cambiato la città di Milano. Strade ancora interrote da alberi caduti, viabilità modificata, linee dei bus e dei tram ancora non funzionanti, lasciano il capoluogo milanese in uno stato di quasi paralisi a cui i cittadini devono far fronte.
Il sindaco Sala, il giorno dopo il nubifragio e visti i danni, dei quali, ancora, si sta facendo la conta, aveva inviato al presidente della Regione, Fontana, la richiesta dello stato di emergenza. Dal palazzo della Regione la richiesta sarebbe, poi, stata inoltrata al Governo.
Sindaco e governatore sono quasi certi che palazzo Chigi risponderà positivamente alla richiesta di aiuto. Intanto i vigili del fuoco continuano incessantemente a rispondere alle richieste dei cittadini mettendole, ovviamente, in ordine di priorità.
In aiuto delle squadre milanesi anche quelle di Lodi, Genova e Savona. Nicola Micele, comandante provinciale dei vigili del fuoco, nel corso della conferenza stampa di giovedì, ha spiegato che sono previsti dei “moduli di supporto da altre città”, in caso di emergenza.
Sulla mappa proiettata nel corso della conferenza, si è potuto comprendere il reale dispiego delle forze in campo per aiutare Milano a rimettersi in piedi. I caschi rossi presenti sullo schermo indicavano gli uomini che stavano operando per liberare le strade da alberi caduti.
Un lavoro svolto in collaborazione con la protezione civile e gli agenti delle forze dell’ordine. Al momento Castello Sforzesco è tornato agibile, le metropolitane sono tornate in funzione, ancora qualche problema per le linee tramviarie. Molti tram, infatti, erano rimasti fermi a causa della caduta degli alberi e delle linee elettriche interrotte.
Secondo il sindaco Sala i lavori da fare sono ancora molti, ma la città sta rispondendo bene. Ci vorrà più tempo e pazienza per la riapertura di alcuni parchi cittadini. Nei giorni scorsi, a questo proposito, si era assistito ad una polemica tra il consigliere Riccardo Truppo e l’assessore al verede Elena Grandi.
Il primo cittadino milanese ha tenuto a precisare che la sua giunta ha lavorato molto bene in questi mesi. La caduta degli alberi non è dovuta a una mancanza di manutenzione, ma alla velocità del vento che ha raggiunto i 100 km orari. Una furia che non si era mai vista prima a Milano.
E’ normale, quindi, essere stati colti alla sprovvista. E continua puntando il dito contro i negazionisti che non voglioni riconoscere le conseguenze del cambiamento climatico in atto, oramai, da molti anni. E’ evidente, secondo il primo cittadino, che alcuni esponenti politici stanno sottovalutando la questione.