Continuano i disagi in via Cagni, maxi coda notturna

Via Cagni è diventata tristemente famosa per le lunghe code per ottenere l’appuntamento all’Ufficio Immigrazione, situazione denunciata più volte.

Code via Cagni a Milano
Code via Cagni a Milano – Imilanesi.it

A farsi portavoce di questo scempio è stata l’inviata di Striscia la Notizia, Rajae Bezzaz, che si è recata più volte sul posto e ha seguito le vicende di coloro che si accampano disperati per giorni e notti al fine di essere i primi in coda per trovare risposta alla loro richiesta di protezione.

Ancora disagi in via Cagni

Dopo giorni di denuncia di una situazione ai limiti dell’umano, in cui molte persone si affollavano nei pressi dell’Ufficio Immigrazione di via Cagni a Milano, le forze dell’ordine erano intervenute per sgomberare l’area ma dopo alcuni giorni le tensioni sono tornate e fuori dalla struttura continuano le lunghissime code, come quella di questa notte.

Stavolta sono 800 gli stranieri in attesa di entrare e molti di loro hanno forzato le transenne di protezione. L’interminabile coda ha portato a nuovi scontri con la polizia giunta sul posto e 400 dei presenti, tutti egiziani, si sono mossi in blocco contro gli agenti ma sono stati bloccati senza che la situazione degenerasse ulteriormente.

L’episodio è avvenuto questa notte e non è di certo il primo, ultimamente infatti avviene tutti i lunedì e prima ancora della decisione di limitare le richieste a un solo giorno, ciò si verificava sempre.

Nonostante il freddo, per ore gli stranieri hanno aspettato l’apertura degli uffici per chiedere il loro permesso di soggiorno per motivi umanitari. Erano le 6.30 quando la struttura ha aperto consentendo l’entrata al numero giornaliero previsto di persone.

Tutti gli altri sono tornati a casa ma come dicevamo, sicuramente succederà di nuovo domenica prossima in vista dell’apertura del giorno seguente e prima ancora la situazione era molto più grave.

I servizi di Striscia la Notizia

A portare per prima sotto i riflettori questo problema è stata Rajae Bezzaz, inviata del programma Striscia la Notizia che è andata più volte in via Cagni intervistando coloro che si accampavano con le tende per poi essere i primi il giorno dopo.

Inevitabilmente avvenivano scontri fra di loro e con la polizia per chi dovesse entrare per primo, così si è deciso di limitare le domande di soggiorno a un solo giorno settimanale, appunto il lunedì.

Anche un’altra questione causava problemi, infatti c’era chi si approfittava della disperazione di queste persone, facendosi pagare per fargli saltare la fila e causando quindi furiose liti con chi invece era in attesa da ore.

Ad oggi, la fila notturna per essere ricevuti dagli uffici sembra essere la sola strada che molti migranti hanno per legalizzare la loro presenza e posizione sul nostro territorio e godere dei benefici correlati.

Non c’è infatti alcun sistema di prenotazione, a meno che non si sia già ospiti di strutture di accoglienza. Ogni giorno, possono accedere solo poche persone rispetto a quelle che realmente ne hanno bisogno e aspettano per giorni al gelo.

Anche nelle precedenti domeniche, di notte, centinaia di stranieri erano in coda e a volte c’è bisogno della polizia in tenuta antisommossa per riportare l’ordine, anche con l’uso dei fumogeni.

La polizia in tenuta antisommossa
La polizia in tenuta antisommossa – Imilanesi.it

Il sistema di transenne che gli egiziani hanno provato a sfondare è stato allestito proprio per consentire alle forze dell’ordine di gestire meglio la situazione e al momento, tranne i disagi di questa notte, non si sono stati particolari disordini. Tuttavia, molti cercano di sensibilizzare le istituzioni su questo argomento, in modo che il sistema cambi e non si verifichino queste condizioni disumane, proprio come la giornalista Rajae, che ha preso a cuore questo argomento soprattutto per l’aspetto umano della cosa.

 

 

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