Attenzione se avete un conto cointestato oltre questa soglia inizierete a pagare una tassa. Ecco qual è la giacenza che indica che si deve pagare una tassa.
Il conto corrente cointestato, oppure conto cointestato direttamente, è un conto dove i titolari sono due o più persone. Le persone, che depositano le proprie firme in originale in banca con documento d’identità e codice fiscale, hanno gli stessi diretti nella gestione del conto.
Solitamente questo tipo di conto corrente va chiesto nuovo in quanto non si può usare un conto corrente individuale già aperto e trasformarlo in cointestato. I pro di aprire un conto cointestato sono vari allo stesso modo però ci sono anche dei contro. Andiamo a vederli insieme prima di capire quanto scatta la tassa se si supera una certa giacenza.
Tra i pro c’è sicuramente quello di condividere i costi del conto corrente, un vantaggio per l’imposta di bolla, il limite di 100 mila euro e in caso di morte di uno degli intestatari sarà comunque possibile utilizzarlo mentre sarà bloccata solamente la parte intestata alla persona morta.
Poi ci sono però anche i contro da tenere in considerazione. Prima di tutto condividere un conto corrente vuol dire condividere e conoscere tutte le informazioni degli altri intestatari. Ad esempio si possono conoscere che tipi di acquisti o pagamenti sono usciti. Ma ora andiamo a vedere quando si paga una tassa se la giacenza supera la cifra massima.
Conto cointestato: a quanto ammonta la tassa?
Il conto corrente in generale non è dedicato ad essere un fondo risparmio, infatti per questo ci sono altri dispositivi formulato appositamente. Si tratta infatti più che altro di un conto dove depositare le proprie entrate e di gestione giornaliera e mensile del denaro. Come abbiamo detto già in precedenza più essere cointestato.
A volte il conto cointestato può essere una prima esperienza per un giovane che decide di aprirsi un conto con il proprio genitore oppure con la compagna o la moglie. Ma per aprire un conto cointestato non bisogna essere necessariamente parenti. Questo è possibile aprirlo sia in banca che online.
Come avevamo anticipato avere un conto corrente cointestato favorisce nel pagamento delle spese legato ad esse. Infatti queste vengono pagate una sola volta, bisogna invece ricordare che il canone sulla carta va comunque pagato due volte. In base alla giacenza però si dovrà pagare una tassa.
In pratica nel caso del conto cointestato la giacenza entro la quale rimanere per non pagare le tasse è difficile non raggiungerla. A fine anno viene quindi calcolata la giacenza media e quest’operazione, che è sia bancaria che postale, definisce se bisogna pagare le tasse sul conto, ovvero l’imposta di bollo.
L’imposta di bolla si paga se si supera il saldo annuo di 5 mila euro. Il pagamento che dovrà essere versato è di 34,20 euro. Per i conti aziendali invece l’imposta arriva a 100 euro. E infine l’imposta viene pagata per ogni conto quindi se una persona è titolare di più conti dovrà pagarlo su ognuno di essi.