Contributi badanti 2023, approvata la proposta del M5s

Azzerati i contributi per tre anni, questa è la novità che potrebbe arrivare ben presto, andando in favore di una categoria ben precisa, ovvero quella delle badanti.

badante
badante- iMilanesi.Nanopress.it

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla proposta firmata dai 5 Stelle. I 5 Stelle hanno pensato di detassare le badanti per ben tre anni al 100%.

L’emendamento è stato accettato dalla commissione affari sociali del Senato, con un’esenzione di €3000 per tutto il 2024 e il 2025. La possibilità di richiedere questa tipologia di aiuti spetta soltanto alle badanti assunte da poco o con contratto a tempo indeterminato per svolgimento del lavoro domestico.

Esonero del 100% per l’ingaggio a tempo indeterminato delle badanti

La modifica degli anni 2023-2024-2025 prevede l’esonero al 100% per un limite massimo di €3000 l’anno in 36 mesi soltanto nel caso di trasformazione del contratto, a tempo indeterminato, con mansione di assistente a persona non autosufficiente, oppure in caso di assunzione e basta.

smart working
smart working- iMilanesi.Nanopress.it

Il beneficio non può essere richiesto se tra il datore di lavoro e il lavoratore in questione, è cessato il rapporto lavorativo da meno di due anni. Rimane accantonato anche ancora una volta il discorso Smart Working.

Il 30 giugno scade la versione semplificata, ci si prepara a dire addio allo smart working

In molti oggi richiedono la proroga del lavoro da casa fino ad almeno la fine del 2023. Nelle ultime settimane non si parla d’altro dato che il 30 giugno scadrà la versione semplificata. Si dice tanto a questo proposito ma per adesso non c’è certezza alcuna in merito. Quel che è certo è che il governo vorrebbe prorogare la possibilità dello Smart Working per altri sei mesi per tutti i lavoratori agili. Ma se ne sta discutendo ancora e probabilmente si continuerà a farlo ad oltranza.

Zangrullo ha spiegato che non essendoci più l’emergenza della pandemia, non ci sono motivi per cui i genitori che hanno i figli minori di 14 anni debbano continuare a lavorare in Smart Working per tutelare una categoria non ritenuta fragile. La scelta spetta nella maggior parte dei casi al datore di lavoro, ma il governo al momento non ha alcuna motivazione per prolungarlo e agire in merito alla questione. Certo è che lo smart working ha dato una possibilità in più ai lavoratori di impegnarsi senza altri pensieri e problemi, pur avendo figli.

Possiamo dire che lo smart working ha aiutato molte donne ad occuparsi senza dover trascurare casa e figli. Per questo è un’opportunità che i più non vogliono assolutamente perdere.

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