Controllate dai NAS più di 1.000 mense scolastiche, riscontrate più di 400 violazioni

Oggi lasciare i propri figli a scuola per il pranzo è una necessità, ma le mense sembrano non essere all’altezza delle aspettative

Mensa scolastica
Mensa scuola-Imilanesi.it

Sappiamo che l’alimentazione è uno dei capisaldi per il nostro benessere fisico. In particolare quando si parla di bambini. Le scuole dell’infanzia e di primo grado prevedono, all’interno del loro orario scolastico, anche la presenza della mensa. Molti bimbi hanno la necessità di fermarsi a pranzo.

Spesso questa, per i genitori, è una scelta obbligata. Gli impegni lavorativi non sempre permettono al genitore di portare a casa il proprio figlio per il pranzo. Ci si deve fidare della mensa scolastica. E, se un tempo, alcune scuole prevedevano la cucina interna con una o più cuoche che preparavano pranzi succulenti, oggi ci si affida al servizio di catering.

Più di 400 sono le violazioni riscontrate nelle mense scolastiche

Ovviamente un genitore non può sempre essere presente e controllare ciò che il proprio bimbo sta mangiando, ma per fortuna c’è chi lo fa per noi. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute insieme al Ministero della Salute si sono preoccupati di controllare, proprio in questi giorni, 1.058 aziende di ristorazione che operano all’interno delle mense scolastiche.

Purtroppo ciò che è stato trovato in gran parte di esse non p stato edificante e poco rassicurante per noi genitori. In più di 300 mense, infatti, sono state accertate più di 400 violazioni. I Nas hanno, infatti trovato oltre 700 chilogrammi di cibo avariato. Si tratta di carni, formaggi, frutta ed ortaggi ammuffiti.

Carabinieri
Carabinieri Nas-Imilanesi.it

Inoltre anche alimenti confezionati privi di tracciabilità o, addirittura, scaduti. Senza parlare degli ambienti in cui sono stati ritrovati, la maggior parte dei quali non idonei alla conservazione del cibo. Le sanzioni pecuniarie per tutte queste violazioni hanno raggiunto la cifra di 240 mila euro.

Denunciati 22 gestori del servizio mensa

I NAS hanno denunciato all’ autorità competente almeno 22 tra i gestori del servizio mensa e accusati di frode. Non solo, li hanno ritenuti responsabili di inadempienza per le pubbliche forniture, detenzione di alimenti non conservati secondo le norme igieniche vigenti e inosservanza della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

La frode ha riguardato anche la qualità degli alimenti. L’utilizzo, per esempio, di uova classiche mentre sul menù comparivano quelle da allevamenti biologici. Oppure il parmigiano sostituito con un’altra tipologia di formaggio che nemmeno si avvicinava all’originale o, ancora, alimenti che dovevano essere freschi, sostituiti con quelli congelati.

Altro elemento che risulta essere molto grave, è la mancanza delle schede che evidenziano quali sono gli allergeni presenti negli ingredienti dei cibi dati ai bambini. Tale inadempienza potrebbe causare gravi danni a carico della salute di ogni persona che usufruisce del pasto in mensa.

Inoltre, in particolare per quanto riguarda le scuole, si tratta anche di una violazione del Diritto.  Di questo cui si parla nella Convenzione dei diritti dell’infanzia, adottata dall’ONU nel 1989. E nel 2007 l’Oms con la Commissione europea insieme a tutti gli Stati membri ha approvato una dichiarazione su: La salute in tutte le politiche. Questo proprio per promuovere la salute e le sane abitudini in ogni ambito della nostra vita quotidiana, a partire dall’alimentazione e, in particolare, quella dei bambini.

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