Una coppia gay è stata insultata da un uomo nella stazione di Pavia. Indifferenti tutti gli altri passeggeri in procinto di partire.
Al suo arrivo alla stazione di Pavia con il compagno, un uomo è stato subito accolto da una raffica di insulti.
Uno sconosciuto gli ha urlato contro, minacciando di fargli del male a causa della sua omosessualità. L’uomo è stato inseguito per il piazzale della stazione ferroviaria dall’aggressore che ha continuato a lanciargli insulti omofobi.
I post della vittima su Instagram e Twitter di un video con la didascalia “Pride month” hanno rapidamente guadagnato un’attenzione virale.
Il video ha raccolto oltre 3.000 visualizzazioni in un breve lasso di tempo. La città di Pavia rivela la sua natura intollerante e aggressiva quando due giovani sono stati insultati verbalmente e perseguitati in stazione solo per aver manifestato pubblicamente il loro affetto. La clip sui social media è una rappresentazione inquietante degli eventi.
Il presidente dell’associazione Coming-Aut delle zona ha dichiarato di aver prontamente contattato uno dei due ragazzi.
“Siamo lieti di sapere che sono al sicuro”, ha affermato Podavini. “Abbiamo trasmesso la solidarietà e il conforto della nostra comunità, così come il sostegno delle nostre sedi, sia nell’assistenza legale che fisica. Il giovane è comprensibilmente sconvolto dall’apatia delle persone che hanno assistito alla brutale aggressione”.
Durante i due minuti di ripresa con il cellulare, si possono vedere le persone in attesa dell’autobus o che si preparano a salire su un treno che osservano tranquillamente la situazione senza alcuna interazione verbale o intervento diretto.
Il termine “omofobia” è stato creato dallo psicologo George Weinberg per descrivere la paura irrazionale, l’intolleranza e l’odio nei confronti di individui che si identificano come omosessuali in una società eterosessista.
La parola “omofobia”, derivata dal greco, combina il prefisso “omo” (originariamente significa “stesso”) con il suffisso “fobia” (che significa paura), ma in questo contesto, “omo” è usato come forma abbreviata di “omosessuale”.
Il termine clinico “fobia” si riferisce generalmente a una paura, una limitazione o un’incapacità che un individuo sperimenta e si sforza di superare per raggiungere una vita più appagante.
Tuttavia, nel caso dell’omofobia, come ha notato Weinberg, si tratta di una “fobia che opera come pregiudizio“.
Questa caratteristica implica che gli effetti negativi dell’omofobia non sono avvertiti solo dall’individuo che la vive, ma anche da coloro che ne sono i bersagli: gli individui omosessuali.
In diverse ambiti l’omofobia viene identificata come una raccolta di pensieri, credenze e atteggiamenti che suscitano emozioni come ansia, paura, disgusto, disagio, rabbia e ostilità nei confronti di individui omosessuali.