Sono stati 11 gli anarchici trasportati in questura nella serata di ieri, a seguito degli scontri avvenuti al corteo nel centro di Milano.
Denunce di vario titolo per gli 11 anarchici, di diversa età, portati in questura dalle forze dell’ordine nella serata di ieri. A Milano nel tardo pomeriggio infatti un gruppo di circa 400 persone si è riversato nel centro della città, per protestare contro il 41bis e sostenere Alfredo Cospito, arrivando allo scontro con la polizia in antisommossa. Peggiorano intanto le condizioni dell’anarchico trasferito adesso al San Paolo.
Sono 11 gli anarchici portati in questura dalla Polizia nella serata di ieri. Duri scontri nel centro di Milano hanno caratterizzato il presidio dei manifestanti, inizialmente composto da circa 200 persone, diventato poi corteo non autorizzato. Arrivati in zona Darsena infatti gli anarchici e i manifestanti erano diventati 400, e hanno dato via a uno scontri con gli agenti in antisommossa tirando oggetti, rompendo vetrine e spaccando auto.
Diversi i danni alla zona del centro della città, con la polizia che ha dovuto effettuare quattro cariche di alleggerimento verso il corteo per farlo indietreggiare. La folla ha risposto con bombe carta e fumogeni, rompendo tavoli, auto, spaccando vetrine delle banche e danneggiato le strade. Le 11 persone sono state accusate di resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, danneggiamento, violenza e porto abusivo di armi improprie. Sono persone già note alle forze dell’ordine e appartenenti per la maggior parte ai centri dell’area anarchica milanese; insieme ad altri manifestanti provenienti da Trento, Sondrio e Torino.
Nella giornata di ieri intanto erano state rilasciate dall’avvocato di Alfredo Cospito le dichiarazioni del medico, dopo la visita effettuata al carcere milanese di Opera. Secondo quanto riferito dal dottore il detenuto starebbe peggiorando, le sue condizioni sono “gravissime” con il rischio crescente di edema cerebrale e aritmie che potrebbero risultare fatali.Nonostante questo però, il medico ha riferito che Cospito è ancora cosciente, in grado di camminare e determinato a portare avanti la sua protesta; pare inoltre che abbia rifiutato di prendere integratori di potassio.
A causa dell’aggravarsi delle sue condizioni, visto uno sciopero della fame lungo adesso più di tre mesi, il detenuto al 41bis di Opera è stato trasferito all’ospedale San Paolo. Lo ha riferito il ministero della Giustizia in una nota sempre nella giornata di ieri, con la quale ha informato che Cospito è stato ricoverato in via precauzionale. Il trasferimento è avvenuto intorno alle 18.40, si legge nella nota, che conclude: “La salute di tutti i detenuti costituisce la priorità assoluta”.