Corteo Pride 2023 a Milano, Cig Arcigay dichiara che ancora oggi, nonostante le battaglie andate avanti di anno in anno per anni, le discriminazioni contro la comunità lgbtq+ sono troppe.
Si parla di lavoro, studio, famiglia, salute e libertà, diritti di cui purtroppo la comunità in questione non può godere, o almeno non sempre.
Il popolo con il Pride programmato per giorno 24 giugno, invierà ancora una volta, un messaggio di libertà e di inclusione ben chiaro. Tutti coloro che vogliono partecipare pur non facendo parte della comunità possono farlo.
Orietta Berti, Malika Ayane, Ariete e Baby K saranno ospiti della manifestazione
Il percorso che il corteo seguirà sarà sempre lo stesso del 2022. Il punto d’incontro alle 15:00 sarà alla stazione centrale, mentre il punto di arrivo sarà l’arco della Pace. Qui si terrà un evento conclusivo con una serie di ospiti tra cui Orietta Berti, Coma Cose, Baby K, Ariete e Malika Ayane.
Conduttori dello spettacolo di musica e molto altro ancora, Victoria Cabello ed Elena Di Cioccio. Cig Arcigay ha promosso e continuerà a promuovere l’evento per i prossimi giorni sui social e non solo, invitando tutti a partecipare contro le discriminazioni contro la comunità- Bisogna fare il possibile per permettere a tutti di godere di diritti come il diritto alla salute, al lavoro, allo studio, alla famiglia o alla libertà di esprimere la propria identità come si vuole.
Al termine del corteo si avrà modo di partecipare ad una raccolta fondi a sostegno di diversi progetti
Il corteo sarà un’occasione in più per richiedere maggiori tutele e maggiori diritti. Al termine dell’evento ci sarà il rainbow social Fund ovvero una raccolta fondi a favore della comunità. Si prova quindi a supportare la comunità che si occupa di come progetti culturali e sociali che hanno un costo non indifferente.
Tra tutti i progetti, anche il progetto di casa Alba, pronto ad offrire uno spazio sicuro a tutte le donne senza dimora nel Piano freddo del Comune di Milano. E poi ancora il progetto di housing per i richiedenti asilo politico e lgbtq+ e poi ancora il progetto di assistenza per le vittime di violenza omotransfobica che purtroppo ad oggi nonostante tutto continuano ad essere veramente tante, troppe.