Quando si tralascia di guardare la dispensa può accadere di ritrovarsi con della salsa di pomodoro scaduta. Cosa fare in questi casi? E’ rischioso mangiarla? E che effetti potrebbe dare sul nostro corpo?
Sprecare il cibo è qualcosa che detestiamo tutti, e non solo per una questione economica, ma anche per una ragione morale.
La cucina è uno dei luoghi della casa in cui trascorriamo la maggior parte del tempo. In questi giorni stiamo cucinando un mucchio di ricette speciali, cogliendo anche l’occasione per fare un po’ di pulizia generale nelle dispense e nei frigoriferi.
Un’attività che ha portato a galla innumerevoli alimenti di cui ci eravamo dimenticati e che ora sono scaduti da tempo.
Cosa fare in questi casi? Possiamo mangiarli o dobbiamo buttarli? E, in futuro, come possiamo evitare che gli alimenti diventino scaduti senza che ce ne accorgiamo?
Un principio da tenere sempre a mente è che il cibo non dura per sempre. Forse l’abbondanza in cui viviamo ha fatto nascere l’idea che esistano alimenti che non si rovinano mai o che possono essere consumati senza problemi oltre la data di scadenza.
Alimenti come le spezie, le conserve di pomodoro o l’olio.
Questo a volte ci porta ad affrettarci nel consumare alcuni alimenti scaduti che avevamo in dispensa, come quel barattolo di dragoncello, comprato anni fa che alla fine non abbiamo mai utilizzato, e che non sapevamo più di avere.
In realtà, il cibo non dura per sempre. Con il tempo si deteriorano e questo può renderli inadatti al consumo.
Le ragioni principali per cui non possono più essere assunti sono due:
Sono proprio i prodotti venduti nelle scatole come i pomodori che gli esperti hanno sempre sconsigliato di assumere dopo la data di scadenza.
Questo in quanto sono in grado di far rilasciare delle composti usati per la creazione di plastica, come avviene per il Bisfenolo A (BPA).
In particolare si tratta di una sostanza in grado di modificare recando danno a livello endocrino, e questo specialmente nei primi anni di vita.
In alcuni casi, il BPA può persino influire sul sistema nervoso e immunitario. In breve, è fondamentalmente una delle sostanze più nocive per l’organismo umano.
Sfortunatamente, questa sostanza si produce per lo più all’interno della lattina, a seguito della vicinanza tra la condizione acida del pomodoro e il contenitore stesso.
In generale, i pomodori, e molti altri alimenti in scatola, sono consumabili anche dopo un anno dalla data di scadenza riportata, a patto però che vengano conservati nel posto giusto idoneo alla sua preservazione, quindi asciutto.
Per fare una valutazione che ci assicuri dell’integrità del pomodoro in scatola, occorre dire che il pomodoro, le salse o altro genere di conserve prima sono sterilizzate.
Questo vuol dire che potenzialmente possono essere assunte senza rischi anche dopo un triennio.
Nonostante quanto appena affermato non possiamo abusarne e assumere passate con la scadenza avvenuta da molto tempo, in quanto si corre il rischio di creare e accrescere delle serie patologie nell’intestino.
I codici presenti sull’imballaggio possono venirci in aiuto, rappresentano l’anno e il mese di confezionamento del prodotto. Di conseguenza, per consumare la passata di pomodoro, è bene verificare sempre il colore e la consistenza.