Contratti bancari, smart Working e stipendi a partire dal mese di luglio potrebbero subire un importante cambiamento.
A cambiare in modo particolare, potrebbe essere la vita dei bancari e di coloro che avevano richiesto di poter lavorare da casa per risolvere tutta una serie di disagi e problemi. La risposta che avevano ottenuto era stata però negativa.
Sono previsti aumenti del salario di 435 euro al mese per tutti coloro che lavorano in banca, ma per adesso nulla di certo. Bisognerà attendere per scoprire quali saranno le decisioni ultime.
Per chi lavora da casa, si prevede la possibilità di continuare a farlo ancora per qualche tempo. I temi trattati nel Congresso di Fabi sono diversi, il rinnovo del contratto per i bancari è al primo posto, al secondo c’è lo smart Working. Si conclude con la maggiore flessibilità per i lavoratori.
Da qualche tempo il contratto per i bancari è scaduto. Per questo è già stato oggetto di discussione e continuerà ad esserlo in maniera seria a partire dal mese di luglio. Ci si concentrerà in modo particolare sulla rivolta delle banche che chiedono più flessibilità per i lavoratori, oltre che sull’aumento dello stipendio.
Carlo Messina CEO d’Intesa, in questi giorni ha parlato e ha lottato per ottenere un aumento di stipendio di almeno 400 euro per i bancari. Poi ha affermato che con un utile di 7 miliardi di euro netti, non riesce a trovare il coraggio di guardare in faccia i lavoratori e negoziare sugli aumenti. Perché i soldi ci sono e vanno sfruttati come è giusto che sia.
Poi ha parlato di una nuova prospettiva per i lavoratori. Secondo lui sarebbe adeguato e interessante farli partecipare agli utili, questo potrebbe portare a migliori risultati entro il breve tempo. Il leader Lando Maria Sileoni ha poi rilanciato, affermando che chi creerà problemi per l’aumento del salario dei bancari andrà incontro ad una sua seria presa di posizione. Per questo ha invitato l’associazione a partire dalla proposta avanzata e a prendere delle decisioni adeguate in merito.
Per concludere, per quanto riguarda lo Smart working, il vecchio contratto prevedeva 10 giorni al mese. Il nuovo accordo firmato parla di 30 giorni ovvero di 120 giorni l’anno a cui i lavoratori hanno diritto.