Arriva il nuovo vaccino monovalente contro il covid, per aiutare le fasce a rischio della popolazione, tra cui i soggetti immunodepressi e gli anziani.
Il vaccino sarà disponibile a partire da questo autunno, l’ema ha invitato tutte le aziende farmaceutiche ad occuparsi della produzione del vaccino monovalente, in modo tale da fare il possibile per contrastare le ricombinazioni del covid da subito.
Intanto l’agenzia Europea del farmaco, sta raccomandando a tutti gli Stati del mondo di consigliare la vaccinazione alle popolazioni e in particolare alle fasce deboli, ai soggetti immunodepressi e agli anziani maggiormente predisposti ad ammalarsi.
A spiegare la situazione è il responsabile dell’agenzia per i vaccini Marco Cavaleri. L’obiettivo della vaccinazione è produrre una sorta di difesa ad un virus diverso da quello che ha dato inizio alla pandemia. L’approvazione sarà ad ampio spettro, quindi adatto a tutti ma in modo particolare a chi è più vulnerabile. Chi lo è dovrebbe vaccinarsi nell’immediato per non avere problemi o disagi gravi o medio gravi.
Al momento prevedere l’andamento del virus e quindi sapere cosa accadrà in largo anticipo è quasi impossibile. L’unica cosa che ci rimane da fare è sperare che le cose migliorino e soprattutto dato che adesso abbiamo a nostra disposizione dei vaccini che ci consentono di difenderci il più possibile, che aumenti la percentuale dei vaccinati.
Adesso bisogna focalizzarsi sui soggetti a rischio, perché se prevedere l’andamento del virus è impossibile, quel che è certo è che si può agire per ridurre i danni del virus stesso. Poi rimane aperta una questione più che importante, ricca di dubbi. Le dosi del vaccino inutilizzate e prossime alla scadenza che fine faranno?
In Italia si parla di 10-15 milioni di dosi che probabilmente andranno gettate via. Un dato che preoccupa a 360 gradi, non soltanto per una questione economica perché l’Italia per la produzione ha speso tantissimo. Ma anche perché dimostra che gli italiani non hanno fiducia e quindi scelgono di non vaccinarsi. Chissà cosa succederà adesso, se le cose andranno a migliorare oppure no. Nel secondo caso, si andrebbe a creare una situazione nuovamente disastrosa.