Moratti sottolinea l’importanza delle mascherine come dispositivi di protezione per operatori sanitari, nonché la necessità di effettuare i vaccini anti-Covid e antinfluenzali per tutelarne la salute.
Mascherine e vaccini come strumenti di prevenzione e tutela della salute di operatori sanitari e pazienti. Questa è la raccomandazione che arriva dalla cabina epidemiologica della Regione Lombardia. Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare, infatti, evidenzia l’importanza sia dei farmaci che tengono sotto controllo eventuali epidemie, sia l’uso di dispositivi di protezione, quali le mascherine, che dovrebbero essere ancora utilizzate nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa, al fine di salvaguardare la salute dei lavoratori e degli stessi pazienti.
Indossare le mascherine almeno negli ospedali e nelle RSA. Questa è l’indicazione che viene fornita dalla cabina epidemiologica della Regione Lombardia dopo la riunione effettuata il 31 ottobre 2022. Come spiega Letizia Moratti, vicepresidente ed assessore al Welfare, è importante seguire i parere dei virologi e degli esperti, augurandosi che la linea di tali professionisti sia considerata anche dal Consiglio dei ministri.
La raccomandazione, dunque, è quella di indossare il dispositivo di protezione nei luoghi indicati, ossia strutture socio-sanitarie ed assistenziali per facilitare ulteriormente il “ritorno alla normalità” dopo due anni di pandemia, tutelando sia i pazienti che il personale.
La Moratti, inoltre, sottolinea anche l’importanza dei percorsi vaccinali, sia anti-Covid che antinfluenzale, soprattutto per gli operatori sanitari che sono a stretto contatto con i pazienti.
L’invito, dunque, è quello di indossare ancora la mascherina nei luoghi in cui è la salute ad essere in primo piano, come negli ospedali e nelle case di riposo.
La Regione Lombardia, in tal senso, invita gli operatori sanitari ad indossare quantomeno quella chirurgica e non necessariamente quella FFP2 che è stata indossata, nel corso di tutta la durata della pandemia, non solo negli ospedali e nelle Rsa, ma anche dai cittadini per spostarsi con i mezzi pubblici e per entrare in luoghi chiusi.
Si tratta, dunque, solamente di una raccomandazione che, però, potrebbe essere seguita, senza particolari difficoltà, non solo in Lombardia, ma anche in altre regioni dello Stivale che, nei fatti, potrebbero accodarsi all’indicazione della Lombardia e attuarla anche per il proprio territorio di competenza.
Scelta che si farebbe esclusivamente per la tutela della salute e per prevenire un’ulteriore ondata di contagi nei mesi invernali che seguiranno.