C’è preoccupazione per chi arriva dalla Cina in Italia, ma nonostante sia strettamente raccomandato, non è obbligatorio il tampone per rilevare il virus del Covid all’aeroporto di Malpensa.
Dopo 3 anni di pandemia, in questo periodo sono milioni le persone che stanno ritornando dalla Cina in Italia, visto che ora le restrizioni locali di oltreoceano lo permettono.
Ma la preoccupazione che possa accadere di nuovo un contagio di massa c’è, così è consigliato caldamente di effettuare un tampone a tutti coloro che tornano, ma “non è obbligatorio”.
In questo periodo sono in tantissime le persone che stanno tornando in Italia dalla Cina, dopo 3 anni di lockdown e restrizioni molto stringenti.
Ma questo ritorno di massa rischia di trasformarsi in un altro disastro a causa dei contagi da Covid-19, ecco perché all’aeroporto di Milano Malpensa è apparso un banner, in cui si consiglia di effettuare un tampone:
È consigliato effettuare un tampone antigenico molecolare per tutti i passeggeri e gli operatori provenienti dalla Cina
Così si legge a Malpensa, ma i tamponi restano non obbligatori ma consigliati come misura preventiva, che serve a capire quale tipo di variante Covid potrebbero portare con sé i passeggeri che arrivano dalla Cina.
Al momento sono stati eseguiti più di 200 tamponi, solo ieri 120, questo vuol dire che molte persone decidono di prevenire prima di curare.
Il panorama relativo al Covid in Cina è molto particolare e, nonostante le restrizioni siano state allentate, sono ancora molti i contagi rilevati nelle ultime settimane.
All’inizio di dicembre c’è stata una vera e propria esplosione del virus, che ha portato con sé numerosi morti. Questo è accaduto dopo che il governo ha allentato le rigide regole anti-Covid, dopo le numerose proteste dei cittadini.
Secondo la società britannica Airfinity, sono oltre un milione i contagi ad oggi in Cina e si parla di almeno 5mila morti al giorno.
Una situazione rischiosa, difficile, che dopo 3 anni sembra anche complicata da contenere vista la poca collaborazione dei cittadini che, a loro ragione, sono stanchi di dover sottostare alle misure drastiche che le autorità hanno preso fino ad ora.
L’allentamento delle restrizioni, quindi, sta portando tantissime persone a rimettersi in viaggio oltre i confini, dopo tre anni di chiusura.
I siti di viaggio, dopo l’annuncio dell’allentamento delle restrizioni, sono letteralmente scoppiati, con milioni di prenotazioni.
La preoccupazione c’è, perché quest’ondata di ritorni potrebbe causare qualche problema, come afferma Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive all’ospedale San Marino di Genove.
Bassetti dice che si rischia un contagio peggiore di quello che partì 3 anni fa da Wuhan, dove il Covid si è sviluppato.
Ecco perché i controlli servono e dovrebbero essere obbligatori, secondo lui, per evitare disastri. Secondo Bassetti, tamponi obbligatori e quarantena per chi arriva dalla Cina dovrebbero entrare in vigore in tutta Europa, almeno per sei mesi da oggi.
Vediamo come si evolverà la situazione, cosa accadrà in Italia nelle prossime settimane e mesi dal ritorno di massa dalla Cina.