Covid. A Merate, alcuni pazienti e operatori sanitari sono stati contagiati in seguito alla visita di un parente di un degente. Disposto isolamento di emergenza
Il Covid ha rappresentato una delle sfide più grandi della nostra generazione. A partire dalla sua comparsa iniziale in Cina nel dicembre 2019, il virus ha infettato milioni di persone in tutto il mondo e ha portato alla morte di centinaia di migliaia di individui. L’epidemia ha messo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo, compresi quelli dei paesi più sviluppati.
Gli ospedali sono stati in prima linea nella lotta contro il virus. Gli operatori sanitari hanno lavorato senza sosta per curare i pazienti infetti e proteggere se stessi e gli altri dal contagio. Tuttavia, nonostante le precauzioni prese, non è stato possibile evitare i focolai di Covid anche nei nosocomi.
Il Covid fa meno paura rispetto a tre anni fa, tuttavia ancora non ci siamo lasciati alle spalle questa piaga. In particolare, a Merate, presso l’ospedale San Leopoldo Mantic, si è ripiombati in una situazione tristemente familiare, seppur in forma contenuta.
Un piccolo focolaio è divampato nel reparto di Pneumologia. Su venti dei pazienti ricoverati, sei sono risultati positivi al Covid. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata una parente in visita, moglie di uno dei pazienti, a portare il virus in corsia. Non l’ha fatto con coscienza. La donna, infatti, aveva una leggera febbre che attribuiza ai malanni di stagione. Purtroppo, così non era. Contagiati anche alcuni operatori del personale ospedaliero tra cui medici e infermieri.
Per fortuna hanno tutti sintomi lievi, qualcuno è addirittura completamente asintomatico. La direzione dell’ospedale è intervenuta vietando temporaneamente ai familiari di far visita ai propri cari ricoverati. Inoltre, i pazienti positivi sono stati isolati. Secondo quanto riportato dalla redazione de Il Giorno, il dottore Daniele Colombo, primario del reparto di Pneumologia, auspica di tornare a una situazione di normalità nel giro di pochi giorni. Sono state implementate misure per ridurre il rischio di contagio come il tracciamento dei contatti e l’utilizzo di dispositivi di protezione personale, come maschere e guanti.
Il personale del San Leopoldo Mantic hanno lavorato senza sosta durante la fase più acuta e terribile della pandemia. “Nessuno di noi potrà mai scordare quello che è successo”, ha dichiarato il dr. Colombo. Sono state adottate tutte le precauzioni del caso affinché non si ripeta la situazione del passato. “Proprio per questo siamo intervenuti in maniera decisa”, ha concluso il primario.
Il Covid, silente, continua a circolare. Fatti come quello avvenuto a Merate ci ricordano che è ancora troppo presto per abbassare la guardia.