Uno dei simboli di Milano sono i suoi Navigli. Per cosa sono stati costruiti in passato? Da chi vennero progettati? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La zona dei Navigli rappresenta al giorno d’oggi uno dei punti d’incontro di migliaia e migliaia di giovani e non solo. Specie nelle ore notturne, le sponde dei Navigli si popolano di vita al di fuori dei tanti locali presenti.
Residenti e turisti scelgono spesso quest’area per passare una serata esclusiva nel bel mezzo di Milano, insieme ai propri amici. Fare un aperitivo o bere un drink nei vari locali di quest’area è un “must” del divertimento nella città meneghina.
L’area dei Navigli è stata profondamente rinnovata e trasformata nel corso degli ultimi decenni. Da zona periferica è stata adibita a luogo di incontro di tante persone.
Anche nelle ore diurne, poi, sono tante le cose che si possono fare qui. I visitatori possono anche scegliere di fare un giro in battello lungo i Navigli, in modo tale da scoprire scorci nuovi e la storia di questi canali.
Ed è proprio della storia dei Navigli che vogliamo parlare nel nostro articolo. Sai a cosa sono serviti per tanti secoli? Da chi è arrivato il progetto innovativo? Analizziamo tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.
Il progetto dei Navigli di Milano
I Navigli sono un sistema di canali artificiali, i quali in passato vennero usati per la navigazione e per il trasporto e il commercio di merci e materiali di costruzione. In passato, questi canali mettevano in comunicazione Milano con il Lago Maggiore, il Lago di Como, la Svizzera e il Mar Adriatico attraverso il Po.
I canali erano usati anche a scopo prettamente difensivo e, inoltre, servivano per garantire acqua necessaria a tutti gli abitanti e alle attività commerciali di Milano.
Il primo tratto dei Navigli venne realizzato a partire dal 1179 con l’inaugurazione dei primi 50 chilometri navigabili e la costruzione del Naviglio Grande.
Fu il genio di Leonardo Da Vinci, però, che si occupò del magnificente progetto di sviluppo e perfezionamento dei Navigli. Le idee di uno dei più grandi inventori e geni della storia, infatti, fecero in modo che si potessero collegare il Naviglio Martesana alla cerchia interna degli altri canali.
Il progetto di Leonardo si ebbe nei primi anni del Cinquecento. Fu grazie a lui, quindi, che Milano ebbe un collegamento interno via acqua e quello con Adda, Ticino e Po.
Con il passare degli anni, tutto il vecchio sistema dei Navigli venne ridotto. Al giorno d’oggi restano visibili sono il Naviglio Grande, quello Pavese e il Naviglio Martesana. Nell’epoca del fascismo vennero coperti tutti i canali della cerchia interna.
Sono in corso progetti di rivalutazione dei Navigli, anche dal punto di vista della navigazione. Chissà che in futuro questi canali possano tornare a essere parte attiva della realtà milanese.