Danni dei nubifragi: conseguenze alle scuole di Milano

Danni dei nubifragi provocati agli istituti scolastici milanesi per il maltempo. Ecco cosa si sa a tal proposito.

Nubifragio
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I nubifragi avvenuti nel mese di luglio e di agosto di quest’anno, hanno riportato dei gravi danni alle scuole nel Milanese. Si parla, infatti, di una cifra corrispondente a 13,5 milioni. La vice sindaca del capoluogo lombardo, Anna Scavuzzo, quantifica in questo modo le lesioni provocate alle scuole di questa zona, per via delle tempeste che hanno colpito la città di Milano.

Danni dei nubifragi: le conseguenze derivanti dal forte maltempo

Le intemperie avvenute tra luglio e agosto hanno indubbiamente arrecato molte tipologie di danni in diversi punti cittadini. Uno degli ambiti maggiormente rovinati è quello inerente le strutture scolastiche.

Un’estate quella di quest’anno che ormai sta volgendo al termine, molto inusuale e dannosa per il Nord Italia in modo particolare.

Ciò se si pensa che in piena stagione estiva, precisamente a fine luglio e poi in un secondo momento anche nel mese di agosto, la città milanese ha dovuto affrontare un cambiamento climatico sicuramente non idoneo all’estate in corso.

I forti temporali, l’irruenza del vento e le potenti grandinate hanno infatti caratterizzato questi due mesi, primariamente nel capoluogo della Lombardia. Una città fortemente lesa dai danni provocati proprio da questi due nubifragi estivi.

Il primo dei due si è verificato a fine luglio, quando in una notte burrascosa i cittadini milanesi si sono svegliati di soprassalto, non riuscendo più a riaddormentarsi. Il motivo? Tutta colpa della tempesta che in quelle ore notturne del 25 luglio si è violentemente riversata sull’intera città. Un nubifragio che ha causato cadute di alberi, il problema di case e di edifici praticamente scoperchiati, linee dei mezzi pubblici bloccate e tanti altri problemi molto seri in tutta Milano.

Uno di questi riguarda le scuole milanesi che hanno subito dei danneggiamenti assai rilevanti.

A fine luglio, dunque, il considerevole maltempo ha provocato delle lesioni alle scuole milanesi, per una cifra equivalente a 13,5 milioni di euro.

Questo è quello che ha voluto annunciare la vice sindaca, nel corso di una seduta di commissione svolta all’interno di Palazzo Marino.

La Scavuzzo, poi, ha proseguito dichiarando che ben 306 strutture comprendenti scuole, asili e nidi, hanno riportato dei notevoli danneggiamenti.

Tutto questo si è verificato primariamente per via della caduta degli alberi e dei relativi rami.

Come se non bastasse a quella che già allora si rivelava come una situazione molto ardua da risolvere, si è aggiunto anche il secondo nubifragio avvenuto tra il 26 e il 27 agosto.

Stavolta si è trattato di giornate basate anch’esse su un forte maltempo, ma non così potente come quello attuato a fine luglio.

Ma anche stavolta si sono riscontrati diversi danni in città, anche se non della medesima portata di quelli provocati dal nubifragio di fine luglio.

Danni dei nubifragi: la situazione attuale

Le conseguenze derivanti dai nubifragi sono molteplici, come per esempio i danni riportati alle cancellate e alle tegole. In più si è verificato l’allagamento di alcuni dei piani interni agli edifici e lo scoperchiamento delle coperture costituite dalle lamiere.

Allagamento
Allagamento-Imilanesi.it

Per non parlare, poi, dei vetri rotti e delle infiltrazioni. Il record si è attuato al Municipio 7, ovvero quello attinente Baggio e San Siro. In questo caso, infatti, si parla di un numero corrispondente esattamente a 47 strutture rovinate.

Poi rientrano anche il Municipio 8 che include Certosa, Quarto Oggiaro, Gallaratese e Portello con 46 edifici che presentano dei danni di un certo livello.

Il Municipio 6 che racchiude Porta Genova, Lorenteggio e Barona con 45 strutture danneggiate. Infine il Municipio 9 con 35 edifici lesionati. Inoltre si tratta di quello che ha il conto più elevato, ossia 3,9 milioni di euro di danni.

Cosa bisogna fare per intervenire con interventi mirati

Durante la commissione Scavuzzo ha annunciato che, a partire dal giorno 25 luglio in poi, hanno iniziato un lavoro basato sul fatto di poter disporre di edifici pronto per il 1° settembre. Così da poter avviare senza difficoltà tutte le attività correlate al corpo educativo e docente.

Inoltre, per il 5 settembre dovrà risultare tutto pronto per l’inizio delle attività di tipo educativo sia nei nidi che nelle scuole d’infanzia.

Scuola d'infanzia
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Mentre il 12 settembre per quanto concerne la scuola dell’obbligo.

L’unico istituto scolastico che purtroppo non potrà essere pronto per il principio del nuovo anno scolastico, è quello dell’infanzia presente precisamente in via Solaroli nel Vigentino.

Lì un grosso albero è precipitato sul tetto, provocando dei danneggiamenti considerevoli, anche internamente.

I bambini di quella scuola, quindi, dovranno essere trasferiti momentaneamente in una scuola posta nelle vicinanze.

La carenza di fondi dal Governo e dalla Regione

Scavuzzo come ultima argomentazione, ha voluto toccare quella attinente i ristori, considerando del tutto non bastevoli quelli giunti a livello regionale, ma pure quelli dal punto di vista statale.

La Lombardia dal canto suo ha provveduto a stanziare i fondi chiesti dai Comuni, i quali avevano attivato il procedimento per somma urgenza.

Invece il Comune di Milano ha deciso di optare per una forma differente e, per questo motivo, almeno per ora, è rimasto escluso.

Durante la commissione, dunque, la vice sindaca ha sostenuto che immagina benissimo che ci si ritrova solo a quelli che rappresentano i primi passaggi. Ma in ogni caso le resta la convinzione che non sia assolutamente corretto scegliere questo sistema.

Pollice rivolto all’ingiù pure per quanto riguarda i 9,5 milioni, che il Governo invierà alla regione della Lombardia deliberando lo stato di emergenza.

Malgrado tale cifra dovrebbe rappresentare una parte iniziale. A tal proposito la Scavuzzo ha commentato dicendo che chiaramente non è una risposta per nessuno, figuriamoci per la città di Milano.

Infine la vice sindaca, rispondendo alla dem Roberta Osculati, non ha per niente escluso che delle risorse potrebbero arrivare da contratti di tipo assicurativo. Su questo tema, perciò, sono in contatto con altri comuni della zona metropolitana.

A ogni modo, ci si augura che Milano possa presto rialzarsi completamente, come pure le sue scuole, risolvendo i gravi danni conseguiti alle intemperie che hanno letteralmente funestato l’intera città. Così da riprendere pienamente e senza ulteriori problemi tutte le attività, incluse le scolastiche.

La parole nel dettaglio

Ecco cosa ha detto Scavuzzo:

“Il nostro lavoro dal 25 luglio in poi ha l’obiettivo di avere gli edifici pronti per il 1° settembre per l’avvio delle attività del corpo educativo e docente, il 5 settembre per l’avvio delle attività educative nelle scuole d’infanzia e nidi, e il 12 settembre per la scuola dell’obbligo. Immagino che siamo al primo passaggio, ma rimango convinta che non sia corretto scegliere questo criterio. “

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