Nel giro di qualche decina di minuti nell’hinterland milanese la pioggia caduta ha provocato qualche danno e parecchi disagi
La notte scorsa non è stata tranquilla per i cittadini di alcuni comuni dell’hinterland milanese. Corbetta, Marcallo e Inveruno sono stati inondati da una bomba d’acqua. I millimetri scesi in poche ore equivalgono, secondo gli esperti, alla pioggia che, generalmente, cade in un mese. Il telefono dei vigili del fuoco ha suonato spesso nel giro di poche ore.
Il temporale ha avuto inizio intorno alle 3 – 3.30 del mattino, nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 giugno. Le chiamate di soccorso sono state all’incirca una ventina. Intorno alle 4.00 del mattino il telefono ha iniziato a squillare. I cittadini della zona ovest di Milano hanno richiesto aiuto per le cantine allagate e i sottopassi.
I millimetri scesi in quelle poche ore sono stati circa 70. E’ la stessa quantità che, in genere, cade a Milano in tutto il mese di giugno. La centrale operativa di via Messina ha confermato che i comuni più colpiti sono stati: Corbetta, Inveruno e Marcallo con Casone. I vigili del fuoco intervenuti sono partiti dalle stazioni di Inveruno, Rho, Legnano e Milano.
Vigili del fuoco al lavoro per aiutare i residenti
Per ore hanno svuotato cantine allagate e sottopassi. Per il momento non risultano feriti. Nelle altre zone del milanese non si sono registrati particolari danni, anche se la pioggia scesa è arrivata a 10 millimetri. Anche a Milano la pioggia ha causato qualche disagio. Le strade, in particolare, si sono allagate ed è caduto anche qualche albero.
Intorno alle 4.30 del mattino la città è stata inondata da un fortissimo temporale. Anche qui la pioggia scesa è arrivata a 70 millimetri. Le zone maggiormente colpite sono state: i quartieri di Isola-Maggiolina, la zona di San Siro e quella di Città Studi. Sempre nel milanese colpito anche il comune di Arconate.
Le previsioni per i prossimi giorni sembrerebbero non arrestare le continue piogge, anche se, magari, meno intense di quelle di questi giorni. Giugno è appena all’inizio, ma, sembra che l’estate, come la intendiamo, sia ancora lontana o, potrebbe addirittura non esserci. Sul sito di meteo.it si legge, infatti, che in Italia è esistito un anno senza estate.
Dobbiamo tornare indietro di moltissimi anni, più precisamente al 1816. Le anomalie del clima portarono a problemi di raccolto, tanto che quell’anno è conosciuto anche come l‘anno della povertà. Al tempo si diede la colpa all’eruzione vulcanica di Tambora, vulcano indonesiano, fatto effettivamente avvenuto nel 1815.
La cenere vulcanica fuoriuscita in grandi quantità salì negli strati superiori dell’atmosfera. Questo provocò l’abbassamento delle temperature di tutto il globo per il fatto che i raggi solari faticavano a penetrare l’atmosfera. Ma in quel periodo avvennero altri due fatti importanti: il sole emanava meno energia e il seguito del periodo della piccola era glaciale iniziato ancora nel medioevo e continuato anche nell’800.
Tornando ai giorni nostri sembrerebbe che le cause siano da far risalire alla Niña e El Niño. Si tratta di due fenomeni presenti sull’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale che sembrerebbero in grado di influenzare il clima a livello mondiale. Si passerebbe, quindi, da un caldo strano ad un raffreddamento altrettanto strano.
Secondo la NOAA, l’agenzia Statunitense che si occupa di ciò che succede negli oceani e dell’atmosfera ha riferito che la temperatura delle acque dell’Oceano Pacifico è già piuttosto elevata e darà vita al fenomeno di El Niño. Proprio questo fenomeno quest’anno potrebbe essere la causa di un’estate senza estate.