Siamo a luglio e i dati dimostrano che, in questi primi sei mesi, Brescia e Bergamo hanno ricevuto migliaia di turisti.
Si sono mosse 4,8 milioni di persone, quasi il 50% in più rispetto all’anno precedente. Oltre 470mila tra l’altro, gli accessi a musei e luoghi d’arte. Un afflusso del 74% in più rispetto al 2022. Milioni di italiani e stranieri in movimento, dunque, andando ad incrementare anche pernottamenti ed escursioni.
Un bilancio decisamente positivo. Solo nella cittadina di Brescia sono arrivati 2,2 milioni di turisti. Questo è quanto emerso qualche giorno fa tra i sindaci delle rispettive capitali della cultura. Laura Castelletti e Giorgio Gori si sono infatti incontrati a Milano, al Palazzo delle Stelline.
Sono stati alti anche gli accessi ai punti informativi, circa 82 mila. Mentre nel bresciano prevale maggiormente un turismo italiano, nel bergamasco è più internazionale. Probabilmente anche per la vicinanza all’aeroporto, i dati mostrano gli arrivi da tutta Europa, come la Spagna, la Germania, la Francia, la Svizzera e la Polonia.
Monitoraggio dati grazie agli Info Point delle due città
Ma non sono mancati anche presenze extracontinentali, come cittadini indiani o americani. Il monitoraggio è stato possibile anche grazie agli Info Point delle due città, che hanno dichiarato di avere avuto circa il 48,6% in più di accessi rispetto al 2019.
Risultati molto soddisfacenti che, secondo la Castelletti, hanno richiesto un percorso di preparazione di 3 anni. Il successo, continua il sindaco bresciano, è stato raggiunto anche grazie alla grande partecipazione sia dei bergamaschi che dei bresciani.
Si sono impegnati attivamente, infatti, nel promuovere le iniziative e nell’accogliere turisti, valorizzando le proprie città. Una chiara dimostrazione di impegno per una cultura della solidarietà. Gli eventi realizzati dai comuni con la partecipazione di svariati partners, sono stati più di 1.000, con una media di 6 al giorno.
Eventi preparati anche grazie all’aiuto di oltre un migliaio di volonatari, i queli hanno donato circa 23.000 ore di del loro tempo, ossia più o meno 3 giorni a testa. I grandi centri culturali sono stati il lustro delle due cittadine. Questi hanno attratto oltre 470.000 visitatori, un aumento del 74% rispetto al passato.
Si tratta dell’Accademia Carrara, la GAMeC , Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo delle storie e il Museo di scienze Caffi a Bergamo. Il Museo di Santa Giulia ed il Parco archeologico, la Pinacoteca Tosio Martinengo, l’area del castello e il Museo di Scienze Naturali per quanto riguarda invece Brescia.
“Raffa in the sky” al teatro Donizetti di Bergamo
I teatri hanno ottenuto oltre 151.000 presenze, qui l’aumento dimostato dai dati è del 26& in più del 2019. Ci sono ancora sei mesi per arrivare alla fine di quest’anno e gli eventi in programma sono ancora molti. Da menzionare è l’opera lirica che si terrà al Teatro bergamasco Donizetti, Raffa in the Sky, dal 29 settembre all’8 ottobre.
Questa è dedicata ad un personaggio televisivo molto noto, Raffaella Carrà, a due anni dalla sua morte. L’opera non si ispira alla biografia, ma alla carriera dell’artista. Vale la pena mettere in promemoria anche il concerto della Youth Symphony Orchestra of Ukraine che si terrà il 21 settembre al teatro Grande di Brescia. Questo spettacolo coinvolgerà giovani musicisti dai 12 ai 22 anni che provengono dall’Ucraina.