Per i lavoratori che vanno in pensione senza limiti di età di base si hanno due opportunità sulle quali riflettere.
Chi va in pensione senza limiti di età può farlo o con la pensione anticipata ordinaria, per cui si devono raggiungere e concludere 42 anni e 10 mesi di contributi.
La seconda è la Quota 41, questo però è limitato solo ai lavoratori precoci. Teoricamente anche una persona nata nel 1964, con circa 58 anni di età a certe condizioni può avere diritto a diversi buoni vantaggi sulla pensione.
Buone notizie dall’INPS
È possibile ottenere il pensionamento a 58 anni anche nel 2023? Ovviamente sì. Sono previste formule che prevedono la possibilità di andare in pensione in anticipo anche nel 2023, e senza eccessive restrizioni, sebbene sfortunatamente l’INPS non preveda l’abbassamento dell’età pensionabile per tutti.
Il restringimento dei criteri di accesso a un piano pensionistico è da attribuire in massima parte alla legge Fornero, che ha limitato la possibilità per molti di accelerare il pensionamento anche di un decennio, diversamente dalle normali regole che prevedono il pensionamento a 67 anni di età.
Di buono c’è che numerose formule pensionistiche non sono sparite con il passaggio della riforma Fornero. Di per sé non ci sono più le condizioni di privilegio del passato, però i trattamenti pensionistici sono da considerarsi agevolati in relazione alle regole previdenziali della legge Fornero.
È anche vero che si tratta di prestazioni previdenziali riservate a specifiche categorie di lavoratori, come le lavoratrici autonome e dipendenti, i lavoratori precoci, o tutti coloro che hanno maturato i requisiti per accedere alla pensione anticipata ordinaria, ecc.
Nel frattempo, il sistema previdenziale prevede regole diverse per coloro che hanno un indice di invalidità di almeno il 70%, che possono così accedere a una pensione di vecchiaia con requisiti anagrafici e contributivi completamente diversi.
Esaminando più da vicino i nuovi e i vecchi regolamenti della previdenza sociale, vi spiegheremo come e quando potete smettere di lavorare all’età di 58 anni.
Andare in pensione a 58 anni nel 2023
Nel caso delle donne che lavorano al di fuori e all’interno delle mura domestiche, le opportunità di pensionamento sono più ampie e consentono l’uscita prematura dal mondo del lavoro ben prima dei 67 anni di età.
Non sempre, comunque, ritirarsi prima è un vantaggio, in particolare in questo caso. Le donne impiegate possono smettere di lavorare da subito all’età di 58 anni, mentre le lavoratrici indipendenti possono continuare a lavorare fino all’età di 59 anni.
Con gli scivoli pensione fuori dal lavoro a 58 anni
Tramite gli scivoli, il lavoratore può ritirarsi prima dei 62 anni di età, o addirittura prima se sono rispettate le condizioni previste dalla legge.
Per mezzo del meccanismo dell’isopensione, il lavoratore ha la possibilità di interrompere il rapporto di lavoro addirittura sette anni prima dell’uscita ordinaria.
Nel caso specifico, i lavoratori senior hanno la possibilità di approfittare dell’età di pensionamento di vecchiaia per smettere di lavorare anche all’età di 58 anni.
Una procedura approvata di comune accordo dall’azienda, con le parti sociali e con l’INPS. Si tratta di una prestazione di previdenza sociale che prevede l’erogazione di un’indennità finanziaria in attesa della sua conversione in pensione. Si segnala in ultimo che il regime di isopensione ha scadenza il 31 dicembre 2023.