Gli italiani potrebbero presto dire addio al pagamento del Canone Rai: cosa dice la bozza del Decreto Legge.
Tra i tanti pagamenti che le famiglie italiane sono chiamate a effettuare c’è anche quello relativo al canone Rai. Che da qualche anno troviamo all’interno della bolletta della luce. In realtà la dicitura ‘canone Rai’ è impropria. Dato che l’imposta riguarda il canone televisivo, ovvero la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano. Per farla breve, la tassa che si va a pagare fa riferimento al possesso di una TV o di qualsiasi altro mezzo elettronico (pensiamo ad esempio PC e tablet) che consenta di far vedere la televisione. Tuttavia, anche con questa precisazione in tanti ritengono che l’imposta sul canone Rai sia ‘illegittima’ e preferirebbero volentieri non pagarla.
Canone Rai, si va verso la cancellazione: le novità del Decreto
Dato che il canone Rai era spesso soggetto a evasione fiscale, dal 2017 il governo Renzi ha deciso di inserire questa imposta all’interno della bolletta dell’elettricità. In modo tale da obbligare tutti a pagare il canone televisivo. Questa imposizione ha aumentato ulteriormente il fastidio di tanti italiani nei confronti del canone, ma stando a quanto emerso negli ultimi giorni le cose potrebbero cambiare presto.
Il nuovo governo di centrodestra, guidato da Giorgia Meloni, sta infatti ragionando su una riforma della Rai che prevederebbe diversi cambiamenti di una certa importanza. Tra questi, pare proprio che l’esecutivo voglia mettere fine una volta per tutte al canone Rai. Come riportato dall’agenzia Adnkronos, che è riuscita a visionare in anteprima il Decreto Legge su cui starebbe lavorando il governo, l’idea è quella di applicare una riduzione progressiva del canone fino ad arrivare alla cancellazione definitiva.
Il taglio, su cui starebbe premendo soprattutto la Lega, sarebbe del 20% a cadenza annuale, fino al totale azzeramento. La bozza del Decreto Legge – dal titolo “Modifiche al testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici in materia di servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, riduzione e abolizione del canone di abbonamento e disciplina della società concessionaria del servizio pubblico” – è già stata presentata in Senato.
La Lega in prima linea per azzerare il canone
Il Carroccio vuole accelerare i tempi, dato che deputati e senatori leghisti considerano il canone Rai un’imposta ingiusta. Perché obbliga a pagare una tassa solo per la detenzione di un apparecchio atto o adattabile a ricevere un segnale. In più, sempre a proposito del canone, la bozza prevede che già oggi venga interrotto il pagamento dell’imposta “laddove sussista ancora oggi l’impossibilità di accesso alla rete o l’impossibilità di fruizione del servizio da parte degli utenti per motivi estranei alla propria volontà”.
Il taglio del canone Rai si inserisce all’interno di un’idea di riforma più ampia portata avanti dalla Lega. Secondo il Carroccio, infatti, l’informazione deve rispondere a criteri di libertà, completezza, obiettività e pluralismo, oltre alla valorizzazione delle identità locali e delle minoranze linguistiche. Inoltre, sempre nella bozza del Decreto Legge spunta fuori l’idea di un nuovo canale. Che abbia come obiettivo prioritario la messa in onda di programmi e rubriche di promozione culturale, senza le interruzioni pubblicitarie.