Conferma dell’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, modifiche alle sanzioni, una nuova App in cantiere per gli automobilisti e ampliamento delle funzioni di Mister Prezzi: questo il contenuto dell’emendamento al Decreto carburanti presentato dal governo.
Nato avendo come obiettivo il riordino complessivo di un settore da tempo trascurato dalle istituzioni, il Decreto trasparenza sui prezzi del carburante pubblicato il 14 gennaio 2023 sulla Gazzetta Ufficiale ha fatto molto discutere, tanto da portare i benzinai ad uno sciopero di 48 ore tra il 25 e 26 gennaio, poi ridotto a 24h. Il governo si era detto disponibile ad eventuali modifiche migliorative, ed ecco che arriva l’emendamento che illustra le nuove regole. Cosa c’è di nuovo?
Invariato l’obbligo del prezzo medio
Il testo del provvedimento prevedeva l’obbligo, per gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione ad uso civile, di esporre in modo evidente il prezzo di vendita praticato insieme al prezzo medio del carburante, indicato dal Ministero delle imprese. Tale cifra verrà calcolata su base regionale per gli esercenti che operano sulla rete ordinaria, mentre gli impianti che si collocano sulla rete autostradale dovranno adeguarsi al prezzo di riferimento calcolato su base nazionale.
Con il recente emendamento tale obbligo rimane invariato. Viene introdotto tuttavia l’obbligo, da parte dei gestori, di comunicare settimanalmente, anche durante la settimana, le variazioni del prezzo praticato.
Modificate le sanzioni: vanno da 200 a 2000 euro
Altre modifiche prodotte dal nuovo emendamento riguardano le sanzioni amministrative da applicare a quegli esercenti che manchino reiteratamente di comunicare ogni variazione dei prezzi praticati. Quali sono i cambiamenti?
Nello specifico, il decreto originale prevedeva la sospensione dell’attività da 7 a 90 giorni da applicare dopo la terza violazione anche non consecutiva da parte del gestore. Con l’emendamento, la durata della sospensione scende ad un periodo da 1 a 30 giorni ed è prevista in caso di 4 violazioni, anche non consecutive, in 60 giorni.
Che dire dell’importo delle sanzioni? Rispetto ai 500-6000 euro previsti nella formulazione di partenza, le multe scendono tra i 200 e i 2000 euro. Le sanzioni dovranno tenere conto anche del livello di fatturato dei gestori.
Si progetta un’App a tutela dei consumatori
Come anticipato in precedenza dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, l’intenzione del governo è quella di sviluppare un’App che verrà resa disponibile gratuitamente e permetterà agli automobilisti di visualizzare e confrontare i prezzi medi e le tariffe praticate dai vari gestori.
A questo scopo è stata autorizzata per il 2023 la spesa di 500mila euro per lo sviluppo e l’implementazione dell’applicazione, mentre ulteriori 100mila euro sono destinati durante l’anno successivo al supporto tecnico specialistico e i servizi correlati.
Nuovi compiti per Mister Prezzi
Le modifiche introdotte dall’emendamento riguardano anche la figura di Mister Prezzi. Ma di chi si tratta?
Il simpatico soprannome si riferisce al Garante per la sorveglianza dei prezzi, una figura istituzionale nata nel 2007 che si occupa di controllare e verificare segnalazioni dei consumatori per evitare speculazioni sui prezzi di vendita.
Con il Decreto trasparenza sui prezzi del carburante, Mister Prezzi assume anche poteri sanzionatori. Dovrà inoltre presentare una relazione trimestrale ricavata dal monitoraggio dei prezzi medi della filiera, con l’obiettivo di verificare e prevenire comportamenti scorretti. Per svolgere queste funzioni saranno necessari ulteriore supporto tecnico alle attività di analisi e il potenziamento degli strumenti informativi a disposizione di questa figura, motivo per il quale sono stati stanziati 1,5 milioni dal 2023 al 2025.