Proroghe per balneari, mutui giovani, superbonus e pensione di alcune categorie di medici: questo il contenuto degli emendamenti al Decreto Milleproroghe. Vediamoli nel dettaglio.
In queste ore la commissione Affari Costituzionali e Bilancio del Senato sta esaminando gli emendamenti al decreto Milleproroghe. Tra i temi interessati dalle novità troviamo concessioni balneari, superbonus e mutui giovani. Ma anche proroghe al provvedimento sulla ricetta elettronica, e la possibilità per alcune categorie di medici di andare in pensione a 72 anni. Prima di vederle nel dettaglio, rispondiamo a una domanda: cos’è il decreto Milleproroghe?
Il cosiddetto decreto “Milleproroghe” altro non è che un decreto legge prodotto dal Consiglio dei ministri con l’obiettivo di risolvere questioni urgenti entro la fine dell’anno. Per far questo, si procede prorogando la validità di leggi in scadenza o posticipando l’entrata in vigore di altre disposizioni. Fatta questa premessa, consideriamo quali sono le novità in arrivo.
Le commissioni hanno approvato la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2024, dell’emendamento del Movimento 5 stelle sull’invio della ricetta elettronica. In più, è stata avanzata e messa agli atti la richiesta che tale disposizione diventi strutturale e permanente.
Per quanto riguarda la sanità, l’esame degli emendamenti ha prodotto la conferma dell’estensione delle ore di libera professione di infermieri e ostetriche. Sono stati prorogati, inoltre, i fondi del piano oncologico nazionale.
Restando in tema sanità, ci sono novità anche sulle pensioni. A due categorie convenzionate al Sistema sanitario nazionale è stata concessa la possibilità di posticipare la pensione ai 72 anni di età, anzichè 70. Le figure professionali interessate dal provvedimento sono i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Bocciata invece la proposta di posticipare la pensione per tutti i medici.
Per quanto riguarda il monitoraggio delle concessioni balneari e i bandi, l’intenzione è quella di prendere tempo. La direzione intrapresa, infatti, è quella della proroga per le gare, con un emendamento che mira a posticiparne l’avvio di un anno. Una direzione condivisa da FdI, che si dichiara favorevole a sostenere gli emendamenti di maggioranza che puntano a questo obiettivo.
Si parla anche di sport, con una proposta di riformulazione di un emendamento portato avanti dal senatore Lotito, presidente della Lazio. L’emendamento in questione puntava ad abrogare la consulta dei tifosi all’interno delle società sportive. Al riguardo il governo si è espresso favorevolmente alla proroga delle disposizioni al 30 novembre 2023.
Messo da parte, per il momento, il tema delle plusvalenze delle società sportive, che verrà trattato in un provvedimento diverso.
Brutte notizie per la proposta di Fdl: la proroga fino al 30 giugno del superbonus al 110% per le villette non è stata approvata. Stesso destino per la proroga dello smart working per i soggetti fragili, non approvata per motivi di copertura. Via libera invece per i dehors fino al 31 dicembre.
Ci sono poi novità sui mutui destinati ai giovani. Il termine per richiedere l’accesso ai mutui agevolati è stato esteso dal 31 marzo al 30 giugno 2023.
Il governo ha approvato la proposta del Movimento 5 Stelle che, attraverso un emendamento sulla Giustizia, vorrebbe prorogare le graduatorie di uno specifico concorso fino al 31 dicembre 2024. Il concorso interessato dalla misura è quello per 340 direttori amministrativi e 367 cancellieri esperti. L’applicazione della proposta permetterebbe l’assunzione dei candidati idonei in graduatoria.
Ancora, è stato approvato l’emendamento che estende la soglia temporale entro la quale iscriversi all’albo speciale per il patrocinio in Cassazione.
Bocciata invece la proposta di assegnare, fino al 2026, incarichi di vertice retribuiti presso enti o aziende pubbliche a personale della Pubblica amministrazione in pensione.
Prorogate infine le disposizioni sul bonus decoder per il terzo settore e sull’utilizzo delle risorse in conto capitale da parte dei Comuni, con l’obiettivo di far fronte ai costi energetici.
La scadenza prevista per il decreto Milleproroghe rimanda al 27 febbraio, mentre se ne discuterà in Aula a Palazzo Madama tra il 14 e il 15 dello stesso mese.