E’ avvenuto un delitto a Porta Romana: è stato condannato a 24 anni di carcere il responsabile del delitto. Ecco i dettagli dell’accaduto e la reazione dei familiari della vittima.
Il romeno Dorel Grec è stato condannato a 24 anni di carcere, per aver ucciso il suo ex con la motosega. Questo è quello che ha stabilito il tribunale della città di Milano.La famiglia di Pierantonio Secondi, il pensionato con cui Dorel avrebbe avuto una frequentazione e che poi è stato ucciso da Grec con una motosega, ha espresso il suo scontento su una pena che reputa troppo lieve. I dettagli di un delitto avvenuto in un modo atroce.
La condanna di Dorel: che cosa è successo
Il romeno 35enne Dorel Grec risulta detenuto al carcere di San Vittore, perché è stato accusato di omicidio di tipo aggravato. Questo in quanto si tratta di un’uccisione che è stata premeditata ed è correlata a un tentato incendio.
Grec ha ricevuto una condanna da parte del tribunale a 24 anni di carcere, per via appunto dell’uccisione del suo ex fidanzato, ovvero Pierantonio Secondi.
Tra l’altro si è trattato di un omicidio cruento, considerando che l’omicida per uccidere il pensionato ha utilizzato una motosega.
L’avvenimento tragico si è verificato esattamente nei pressi della Porta Romana, nel capoluogo lombardo, in via Giulio Romano il giorno 6 dicembre del 2021.
Ma vediamo per la precisione cosa è successo, andando indietro nel tempo e per l’esattezza al momento dell’accaduto.
La ricostruzione dell’omicidio e la decisione dei giudici
Il romeno 36enne non voleva assolutamente accettare la fine della sua relazione con l’anziano pensionato.
In base alle indagini effettuate da parte dei carabinieri, si era potuto ricostruire che la sera 6 dicembre del 2021, poco prima delle ore 21, Dorel Grec avrebbe fatto irruzione nella casa del suo ex. Difatti il 35enne è giunto all’appartamento di Pierantonio Secondi munito di motosega, che ha adoperato non solo per effettuare un’apertura nella porta di casa, ma pure per tranciare di netto una mano del suo ex fidanzato.
Quest’ultimo inizialmente ha provato a reagire spruzzando al suo aggressore dello spray di tipo urticante, ma poi è stato ferito a morte da Dorel Grec. Infatti il romeno lo ha colpito con due profonde ferite al collo.
Ma Dorel non si è fermato qui, considerando che poi ha cercato di appiccare il fuoco nella casa del Secondi, usando una tanica di benzina che si era portato dietro insieme alla motosega e a un’accetta.
Da premettere che il romeno era stato precedentemente raggiunto da una forma di divieto di avvicinamento all’anziano pensionato. Ciò perché lo aveva prima rapinato e successivamente picchiato.
Altri dettagli sull’accaduto: probabile ricorso in appello
Inoltre proprio il giorno dell’omicidio, Dorel aveva ricevuto un altro divieto di avvicinamento, stavolta nei confronti della sorella e del migliore amico di Pierantonio Secondi.
Quindi in aggiunta alle pene accessorie di rito, i giudici hanno deciso di applicare nei confronti di Grec la misura di sicurezza inerente la libertà vigilata. Questo con un quantitativo di anni corrispondente esattamente a 5 anni a pena espiata.
Poi i giudici hanno pure stabilito una forma di risarcimento equivalente a 200 mila euro, da dare a ognuno dei tre fratelli che si sono presentati al processo come parte civile.
I familiari del pensionato, dopo aver appreso della condanna, hanno rilasciato la loro opinione a riguardo, ritenendo tale condanna eccessivamente bassa, per quello che ha fatto e per la modalità d’uccisione.
Inoltre l’avvocato dei fratelli Secondi ha sostenuto che si tratta dell’ennesimo omicidio annunciato. Questo proprio perché, come è stato sottolineato precedentemente, l’anziano prima di essere ucciso aveva chiesto un aggravamento della misura del divieto di avvicinamento. Richiesta formulata in seguito alle continue minacce che gli venivano fatte da Grec.
In conclusione, la corte provvederà a depositare le motivazioni entro 90 giorni. Non è escluso quindi il ricorso in appello.
Insomma questi i dettagli di un delitto che è pieno di aspetti importanti e che ha visto questa condanna che però dai familiari della vittima non è stata ben accettata, poichè troppo riduttiva per come è avvenuto il tutto.