La villetta Liberty a Milano, costruita da Lorenzo Salvini nel 1026, è stata demolita. Questa demolizione ha suscitato l’indignazione di molti cittadini.
La demolizione di una palazzina all’angolo tra via Crema e piazza Trento a Milano costruita nel 1926 in stile eclettico-neo rinascimentale da Lorenzo Salvini a Milano ha lasciato indignati i cittadini.
La struttura è stata abbellita nel tempo con decorazioni a graffito sulle facciate. Il Presidente del Municipio 5, Natale Carapellese, ha espresso il proprio disappunto e ha descritto la repentinità della demolizione portata alla sua attenzione da un vicino.
“A gennaio, quando sono emerse voci sulla possibile demolizione dell’edificio, ho subito provveduto a bloccarla con successo guidando le proteste”, ha dichiarato Carapellese.
“Tuttavia, l’edificio non aveva alcun vincolo di protezione. L’ex proprietario lo aveva ceduto a una società che intendeva realizzare uffici e negozi, e nessun ente preposto aveva imposto adeguate e speciali misure di protezione”.
Inizialmente, la società che ha acquistato il capolavoro architettonico non aveva alcuna intenzione di distruggerlo.
Tuttavia, all’inizio dell’anno sono iniziate le discussioni sulla sua demolizione. Tutti gli uffici comunali competenti, tra cui la Soprintendenza, la Commissione Paesaggio e l’Urbanistica, ne hanno concesso l’autorizzazione alla demolizione.
Secondo Carapellese, la decisione è stata influenzata dall’assenza di un vincolo. L’Assessorato all’Urbanistica ha precisato che il Comune non ha giurisdizione sulla richiesta dello stesso.
Alcune persone sui social hanno ricordato il passato dell’edificio come dimora milanese del maresciallo Badoglio.
Altri, invece, ne sottolineano la vicinanza al villaggio olimpico di Milano-Cortina, e hanno espresso disappunto per la vendita frettolosa prima di essere vincolato per tre anni.
Alcuni sostengono che il comune avrebbe dovuto proteggere l’edificio storico. Tuttavia, un anziano suggerisce che la costante evoluzione di Milano è ciò che rende grande la città lombarda.
Nel frattempo, Carapellese ha osservato che, mentre la polizia locale afferma che il valore dell’edificio è diminuito dopo i lavori di ristrutturazione degli anni ’80, rimane senza dubbio il più sorprendente della zona.