Come ha segnalato anche il rettore della IULM, Gianni Canova, la depressione tra gli universitari milanesi è aumentata. La ricerca degli esperti.
Dopo la vicenda della ragazza che si è tolta la vita all’Università Iulm, si parla molto del fenomeno della depressione tra i giovani studenti.
Secondo i dati della Regione Lombardia, il fenomeno sta dilagando, soprattutto dopo il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19, che ha evidenziato la fragilità di un’intera generazione.
Giovani depressi: in aumento i casi in Lombardia
L’esperienza della pandemia e del lockdown è stata particolarmente dura per i giovani, che hanno cambiato radicalmente la loro vita in un momento particolare della loro crescita.
Con la fine delle restrizioni, sono aumentate le richieste d’aiuto agli sportelli di sostegno che le università mettono a disposizione, donando sostegno psicologico a tutti quelli che lo richiedono.
I numeri sono davvero consistenti: ad esempio alla Statale di Milano il sostegno psicologico e le sedute sono aumentati del 75% dopo la pandemia.
I colloqui registrati sono tantissimi, quasi 2000, le richieste ancora di più.
Secondo quanto afferma Ilaria Cutica, come riporta Repubblica, una docente di Psicologia generale all’Università degli studi di Milano, il 30% degli studenti si è dichiarato insoddisfatto, un dato molto alto:
Un dato elevato tra giovani che hanno per la maggioranza tra i 19 e i 25 anni. Il 12 per cento degli intervistati ha evidenziato dei parametri ricadenti nei criteri di una diagnosi depressiva clinica… potrebbero andare incontro nella loro vita a uno stato depressivo.
Anche alla Bicocca, spiega la docente Cristina Riva Crugola a Repubblica, sono aumentate le richieste di colloquio agli sportelli di ascolto, con tantissime richieste degli studenti:
Si è registrato un trend di aumento di chi chiede aiuto sia durante il lockdown che dopo il lockdown. L’isolamento ha influito molto sullo stato d’animo dei giovani.
Come si comporta il Comune
Il Comune di Milano ha attivato un servizio di supporto psicologico per i giovani, in vista anche dell’aumento delle richieste.
Si chiama “Accoglimi”, un progetto che fornisce aiuto ai più giovani, soprattutto agli adolescenti.
Già lo scorso anno sono state prese in carico diverse richieste, grazie al numero verde, e ci sono stati numerosi incontri nelle scuole e nei centri di aggregazione del milanese, per far conoscere la possibilità che il Comune ha messo a disposizione.
L’obiettivo è quello di aiutare i ragazzi ma anche le famiglie, che dopo la pandemia hanno evidenziati disagi psicologici e hanno bisogno di un supporto.
Palazzo Marino, inoltre, annuncia di essere a lavoro su questo tema della salute mentale, purtroppo attualissimo. Si è aperto, infatti, un tavolo dedicato, con figure sanitarie e del terzo settore, per progettare strategie migliori.