Se siete alle prese con la dichiarazione dei redditi e la compilazione del 730, è bene sapere che esiste una spesa che è possibile detrarre, con cui si possono recuperare 2.900 euro.
Vi spieghiamo di cosa si tratta e come recuperare questi soldi.
Il 730 altro non è altro che il modello per la dichiarazione dei redditi, che deve essere sottoscritta da pensionati e lavoratori dipendenti. Gli unici a essere esonerati per la compilazione del 730 sono i contribuenti che fruiscano di redditi da abitazioni non locate o principali e redditi soggetti a imposta sostitutiva.
La compilazione del modello 730 ha diversi vantaggi, tra cui quello di poter ottenere direttamente il rimborso dell’imposta sulla pensione o in busta paga e – nel caso di somme da versare – queste vengono trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione, senza dover fare ulteriori versamenti.
Non tutti sanno però che – presentando la dichiarazione dei redditi – si può ottenere un rimborso, detraendo delle spese. Scopriamo nel dettaglio quali sono e come recuperare delle cospicue somme di denaro. Innanzitutto, è bene ricordare che per la presentazione del 730 non è necessario rivolgersi a un Caf o a un commercialista, ma è possibile farlo compilando un modello precompilato disponibile online. È bene fare attenzione a quanto viene sottoscritto in fase di compilazione e sistemare eventuali errori del sistema.
La data di scadenza per presentare il modello 730 è il 30 settembre. Se fosse necessario aggiungere delle informazioni o rivedere alcuni dati, la scadenza slitta al 15 ottobre. Qualora il contribuente dovesse apporre delle correzioni, può farlo in due modi: o presentando un 730 integrativo, con le informazioni mancanti nella prima dichiarazione o attraverso un 730 rettificativo nel caso in cui l’errore sia stato commesso dal commercialista.
Non solo. Per chi abbia meno di 31 anni, un’altra spesa detraibile è quella del canone di locazione. La detrazione può arrivare al 20% e si possono risparmiare fino a 2mila euro per 12 mensilità. Per coloro i quali si trovino oltre 100 km da casa, la detrazione raddoppia. Un altro vantaggio importante è riservato agli studenti fuori sede, purché siano ancora a carico della famiglia, che possono risparmiare fino a 2.630 euro.Altre agevolazioni riguardano coloro che vivono in un appartamento in affitto. In questo caso le spese detraibili riguardano gli affitti a canone concordato e libero. La condizione necessaria è che i canoni siano registrati a norma di legge. Per quanto riguarda i canoni liberi, la detrazione di cui possono fruire i locatari è di 300 euro, a condizione che il reddito non superi i 15.493,71 euro e scende a 150 euro se il reddito arriva a 30.987,41.
Per quanto riguarda le spese detraibili sugli affitti concordati, la detrazione va da 247,90 euro fino a un massimo di 495,80, sempre in base al reddito percepito. Sugli affitti concordati, invece, esiste una detrazione pari a 495,80 e a 247,90 euro tenendo conto sempre delle somme reddituali.