Con l’arrivo del digitale terrestre, come avrete notato, nell’elenco dei canali molti sono ancora in definizione SD (standard). Ma da oggi le cose cambiano.
A breve dovremo dire addio ad alcuni canali, con il digitale terrestre l’Italia cambia ancora.
Nella TV italiana si passa dal codec Mpeg-2 ( nato addirittura nel 1994), in SD a quello Mpeg-4 in HD, questo sta a significare che qualche utente potrebbe non vedere più molte trasmissioni. D’altra parte al giorno d’oggi non tutti hanno un televisore in grado di riprodurre contenuti in HD.
Per queste persone le cose cominceranno a complicarsi presto, poiché i canali SD scompariranno a partire dal 1° gennaio 2023.
Si avvicina la data prestabilita, che si attendeva da mesi: martedì 20 dicembre, infatti, le emittenti associate a Confindustria Radio Televisioni avvieranno le operazioni di completo dismissione della codifica Mpeg-2.
Grazie al nuovo formato, l’Mpeg-4, si lascia l’obsoleto vecchio standard, per uno più efficiente. Tuttavia, questo non sarà l’unico cambiamento di codec che vedremo nei prossimi mesi. Infatti, un terzo codec, denominato HEVC-Main10, è previsto per il 2023.
Tutto ciò tuttavia rappresenta, per coloro che non di sono dotati di una tv idonea a ricevere l’Mpeg 4, a non accedere a tutti i canali.
Il cambio a codec Mpeg-4 è reso più efficiente, in quanto più canali televisivi, sono stati compressi e resi efficienti pur occupando un minor spazio. Inoltre questo passaggio al MPEG-4 è stato deciso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in considerazione della messa all’asta, di diverse frequenze impiegate ormai da diverse televisioni.
La rivoluzione della TV Digitale Terrestre, ha origini anche per i le mutazioni nella telefonia, con i 5G.
Con la nuova rete di comunicazione veloce si trasmettono numerose frequenze differenti, compresa quella, divenuta celebre, della “Banda 700“.
Questo è il 700 MHz, nel quale fino a quest’estate hanno trasmesso numerose emittenti televisive, per lo più emittenti televisive private locali.
Con la fine del “refarming delle frequenze“, le emittenti televisive si sono spostate su altre frequenze e hanno lasciato la banda dei 700 MHz a disposizione degli operatori telefonici.
Tuttavia il restante spazio a disposizione è insufficiente per tutti e, si devono trasmettere più TV, utilizzando in meno frequenze.
Il rimedio è cambiare codec e adottarne uno più efficiente, in grado di richiedere meno “spazio” in frequenza al fine di trasmettere gli stessi programmi. Ecco perché occorre passare da Mpeg-2 a Mpeg-4.
Molte trasmissioni televisive, in particolare quelle delle TV locali, non è in HD ma ancora in SD. Ma al fine della risoluzione non sarà un problema, in quanto grazie ad un software viene aumentata via software e trasmessa in HD.
Un po’ come avviene con le Smart TV 4K moderne, tramite il cosiddetto “upscaling”.
Anche in questa occasione alcuni utenti si troveranno ad avere problemi nella visione dei canali: saranno quanti non hanno una TV capace si decodificare l’Mpeg-4 in HD.
Conoscere il numero di apparecchi televisivi in questa condizione è un po’ difficile, ma secondo alcune stime non sono tantissime. Una verifica per vedere se la nostra TV potrà avere problemi, è andare col telecomando su un canale che trasmette in Mpeg-4 e in HD.
Come nel caso dei canali nazionali in onda dal 101 in poi, le loro versioni in Mpeg-2 SD si trovano dal 501 in poi.
Se siete in grado di vedere RAI 1, oltre che su canale 101 sul 501, in senza difficoltà, anche in seguito allo switch off dell’Mpeg-2, non avrete alcun problema.
Nel caso in cui, invece, per il momento si riesca a vedere RAI 1 solo sul canale 501 e non anche sul canale 101, occorrerà probabilmente cambiare televisore.
In ogni caso, la buona notizia è che il nuovo televisore dovrebbe essere in grado di supportare anche lo standard HEVC-Main10.