A Rozzano, la polizia locale ha sequestrato una discarica abusiva e denunciato il proprietario del terreno anche per sfruttamento dell’immigrazione clandestina.
La Polizia Locale di Rozzano ha sequestrato un’area su via Pavese adibita a discarica abusiva e denunciato il titolare dell’impresa edile che stava effettuando lavori di scavo nell’area per sfruttare l’immigrazione clandestina.
In risposta all’ultima operazione della polizia locale, il Comune ha espresso la necessità di porre fine allo scarico incauto dei rifiuti e alla generale mancanza di civiltà.
Nel tentativo di contrastare il degrado del territorio, i funzionari di Rozzano sono intervenuti sequestrando l’immobile sito in via Pavese numero 80.
Discarica abusiva sequestrata a Rozzano
A seguito di un sopralluogo condotto ieri mattina, è emerso che il terreno era utilizzato per lo smaltimento abusivo di rifiuti.
A Milano, tre persone provenienti da paesi stranieri sono state accusate di risiedere nel paese senza idonea documentazione e di aver scaricato abusivamente rifiuti.
In guai legali, inoltre, si è trovato anche il titolare dell’impresa edile incaricata dello scavo nella zona interessata.
Attualmente è indagato per sfruttamento di clandestini ed è stato sanzionato per aver assunto due manovali senza dichiararne ufficialmente l’impiego.
Le autorità stanno attualmente conducendo ulteriori indagini per confermare eventuali effetti negativi dell’inquinamento sul suolo sottostante e sui corsi d’acqua circostanti.
Il Comune ha affermato che la polizia locale monitora e fa rispettare continuamente le norme e le misure di sicurezza per salvaguardare il benessere di tutti i residenti.
Il problema della gestione rifiuti in Italia
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, l’Italia fatica ancora a gestire correttamente i rifiuti.
Sebbene esistano lodevoli standard di riciclaggio, in particolare per materiali come carta, vetro e plastica, la quantità di rifiuti che finisce ancora nelle discariche supera l’obiettivo di ridurla a non più del 10%.
L’attenzione alla gestione dei rifiuti è rivolta in particolare ai materiali da imballaggio, in particolare quelli in plastica.
La necessità di aumentare il riciclaggio di tali materiali è imperativa e può essere raggiunta attraverso l’implementazione di tecnologie di trattamento nuove e migliorate.
Oltre alle preoccupazioni di cui sopra, c’è anche la questione dello scarico illecito. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha riferito che in Italia sono circa 22.000 i siti non conformi alla normativa.
Nel corso di cinque anni, in particolare tra il 2014 e il 2019, sono state messe a norma complessivamente 160 discariche precedentemente non conformi.
Monitorare un intero territorio è un’impresa importante, ma per fortuna alcuni cittadini contribuiscono allo sforzo segnalando alle autorità preposte eventuali violazioni riscontrate.
Inoltre, ora ci sono applicazioni per smartphone, come TrashOut e Gaia Observer, che sono state create appositamente per consentire agli utenti di segnalare casi di smaltimento illegale di rifiuti.
Italia multata dall’UE
Nel periodo che va dal 2021 al 2022 sono state archiviate complessivamente 2080 segnalazioni. Di questi, il 61% riguarda la presenza di discariche significative.
Delle segnalazioni individuate, il 6,7% è localizzato in Lombardia. Gli impatti di questi siti vanno ben oltre le conseguenze ambientali e includono anche notevoli perdite economiche.
Nel periodo dal 2003 al 2022, l’Europa ha avviato una serie di procedimenti di infrazione, con l’Italia che ha ricevuto una sanzione per un totale di 275 milioni di euro.
Tra i metodi di smaltimento, è stato osservato che il conferimento dei rifiuti in discarica ha un impatto significativo sull’ambiente.