Distrutto un gabbiotto dell’Atm a “picconate”: folle gesto in metrò

Distrutto un gabbiotto dell’Atm a “picconate”. Un gesto del tutto privo di senno compiuto in metrò. Un vero e proprio atto vandalico che si è verificato esattamente nella giornata di sabato 24 giugno, sulla linea 2 della metropolitana milanese. Uno di quei comportamenti che mette in rilievo il grande disagio che in tanti sono costretti a vivere sulla propria pelle.

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Precisamente alla fermata di Porta Garibaldi, è avvenuta l’azione sconsiderata da parte di una donna che ha letteralmente distrutto un gabbiotto dell’Atm, attraverso delle picconate. Un comportamento indubbiamente folle e ingiustificabile.

Distrutto un gabbiotto dell’Atm:  un atto pazzesco che ha stupito tutti

Come accennato nelle primissime righe si parla di un folle gesto compiuto da una donna.

Le persone che in quel momento si trovavano all’interno della stessa linea, di certo non si sarebbero aspettate un accadimento del genere. Uno di quelli che ha suscitato spavento non solo tra i passeggeri ma pure fra i passanti.

Ma per la precisione cosa è accaduto? In base a quanto hanno provveduto a riferire i testimoni presenti sul posto, una donna che si mostrava decisamente ubriaca ha iniziato a distruggere un gabbiotto Atm. Come?  Adoperando una bottiglia di vetro come fosse un piccone.

Un episodio vandalico che è iniziato alla fermata di Porta Garibaldi appartenente alla linea 2, posta nella metropolitana della città di Milano.

Un gesto del tutto folle il suo, prontamente filmato e pubblicato in rete sul profilo Instagram MilanoBellaDaDio.

Inoltre sempre attenendosi alle testimonianze delle persone presenti lì, quando è cominciato l’accadimento, la donna in stato di ebbrezza ha cominciato pure a scagliarsi contro il controllore Atm. Il tutto con parole molto aspre.

Un modo di comportarsi non solo deprecabile ma pure senza alcuna giustificazione e senza alcun motivo rivolto al controllore Atm. Un uomo che in quel momento si trovava all’interno del gabbiotto apposito per svolgere il suo lavoro.

Quando poi si è visto picconare il vetro del gabbiotto con la bottiglia di vetro, ovviamente si è subito allarmato per il gesto attuato dalla donna che era visibilmente fuori di sé.

Quello che è successo nella giornata di sabato 24 giugno riguarda soltanto l’ennesimo attacco violento effettuato da qualcuno ai danni dei dipendenti dell’azienda di trasporti Atm.

Aggressioni ai lavoratori Atm: una situazione di disagi

Il gesto da folli accaduto due giorni fa alla fermata di Porta Garibaldi riporta in primo piano un argomento scottante per il capoluogo lombardo: la sicurezza nella città di Milano.

Porta Garibaldi
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Spesso si sentono notizie inerenti l’organizzazione di determinati scioperi provocati appunto dal personale Atm. Questo spesso accade e per svariate richieste che includono anche quella di sentirsi più tutelati e quindi al sicuro mentre stanno svolgendo il loro orario lavorativo sui trasporti pubblici.

Difatti la donna ubriaca che in base alle prime testimonianze corrisponderebbe a una borseggiatrice, è solo l’ennesima persona che se la prende in maniera violenta contro un dipendente Atm e contro il mezzo di trasporto dell’impresa appena citata.

Una delle tante situazioni che non si possono accettare in alcun modo e che bisogna cercare di frenare il più possibile, con degli interventi mirati ed efficaci.

Ecco perché i Sindacati da parte loro chiedono la presenza di più agenti nei posti maggiormente pericolosi, appunto per evitare il ripetersi di tali forme di aggressività.

Una lunga serie di atti violenti, infatti, si verifica con sempre più frequenza in questi ultimi tempi ai danni del personale Atm. Tutto questo porta poi correlatamente alle decisioni prese dai Sindacati di protestare mediante degli appositi scioperi, perché non è accettabile una situazione del genere che va a discapito di coloro che lavorano sui mezzi di trasporto Atm.

Azioni condannabili da contenere il più possibile

Atti violenti come quello della donna ubriaca ai danni del gabbiotto del mezzo Atm si devono fermare e prevenire attivando quello che in molti casi chiedono a viva voce i lavoratori Atm.

Del resto i dipendenti di queste linee da tempo dichiarano il loro enorme disagio dinanzi a quella che considerano una forma di tutela troppo scarsa, contro le aggressioni a volte di estrema violenza a cui sono sottoposti ogni giorno quando vanno a lavorare.

Il fatto avvenuto sabato riguarda una donna che stavolta ha mostrato un lato aggressivo primariamente contro il gabbiotto, distruggendolo con la bottiglia di vetro. Mentre nei confronti del controllore Atm ha iniziato a inveire attaccandolo verbalmente. Ma in casi precedenti sono successi degli episodi assolutamente gravi e basati su una violenza pazzesca.

Violenza agita nei confronti di chi lavora sui mezzi, che spesso subiscono per questo delle ferite anche piuttosto preoccupanti.

Ora come ora e per questi motivi, i dipendenti Atm si recano ogni giorno al lavoro con timore. Questo perché non si sentono al sicuro e proprio a causa di personaggi come quello della donna ubriaca di sabato.

Ecco perché bisogna mettere in atto degli interventi esemplari e di estrema efficienza. Al fine di impedire a questi soggetti di attaccare i mezzi Atm e soprattutto il personale.

Ricordiamo che  Atm è un’azienda all’insegna dell’inclusione e lotta fermamente contro ogni forma di violenza, che sia fisica o agita da un punto di vista verbale.

 

 

 

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