Domani Brescia saluterà per l’ultima volta Idris Sanneh, nato in Gambia e bresciano d’adozione.
Idris Sanneh, nato in Gambia, ma adottato da Brescia tanto da essere definito un vero bresciano, “ha lasciato questa terra” nella giornata di venerdì 4 agosto, nel reparto di terapia intensiva della Poliambulanza, una clinica di Brescia. Qui era ricoverato già da qualche settimana.
Aveva 72 anni. Intorno a lui le sue donne, sua moglie e le sue quattro figlie. Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo e, in particolare, del calcio, che sentiranno la sua mancanza. Primo fra tutti, probabilmente, Marino Bartoletti, suo compagno di viaggio in alcune trasmissioni sportive.
Era arrivato a Brescia nel ’72 con una borsa di studio. Aveva studiato a Perugia, presso l’università per stranieri e si era, poi, trasferito a Brescia lavorando come Dj nelle discoteche e radio locali. Nel 1989 la grande svolta. Vince Star 90, un programma di Canale 5 per giovani talenti. Da lì alle televisioni nazionali il passo è breve.
Aveva già lavorato, infatti, per RTV-Radio televisione bresciana come cronista sportivo. La sua grande passione è sempre stata la Juventus. Nel ’93 il grande salto. Diventa ospite fisso di “Quelli che il calcio” e qui seguiva e commentava la sua squadra del cuore.
La sua carriera lo ha visto partecipare come attore in un paio di film tra cui il film “Bianco e nero” di Fabrizio Laurenti nel 1990 e nel film “Tifosi” di Neri Parenti del 1999. Partecipò anche alla serie tv “Butta La Luna” tra il 2006 e il 2009. Nel 2005 prese parte anche all’Isola dei famosi.
Alla sua parte popolare si affinaca una più impegnata che, forse, in pochi conoscono. Nel sociale ha sempre difeso i diritti dei più deboli e non solo quelli dei suoi connazionali. Divenne il promotore della Consulta per immigrati. La sua vita ha dimostrato come, per diventare e sentirsi bresciano, non sia necesario essere bianco.
Sui social tanti i messaggi di persone che lo conoscevano sia a livello personale che professionale. Bartoletti, suo grande amico, commuove con un suo post scritto subito dopo aver saputo della sua scomparsa:
“Era un uomo entusiasta, intelligente, tollerante, colto, spiritoso, riconoscente… Mi voleva un bene dell’anima. E io a lui! In questo mondo di divisioni infami sapeva sempre unire, mai dividere! Se ne va veramente un pezzo della mia vita. Inchallah mon frère. Buon viaggio“.
Per chi volesse, ancora oggi è possibile visitarlo alla camera ardente allestita all’ospedale della Poliambulanza a Brescia. Da qui partirà domani mattina, lunedì 7 agosto, per arrivare alle 11.00 nella chiesa parrocchiale di Bedizzole, dove viveva con la famiglia e dove tutti potranno accompagnarlo per l’ultimo saluto.