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Economia e Lavoro

Domani lo sciopero dei lavoratori Atm: i motivi

Domani indetto sciopero dai lavoratori Atm, tra le richieste c’è anche quella del cambio totale dei vertici aziendali.

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E’previsto per venerdì lo sciopero dei dipendenti della società trasporti pubblici di Milano, Atm, Azienda Trasporti Milanesi. I trasportatori sono stanchi della situazione che si protrae da tempo e chiedono maggiori tutele. Aumento dei salari, più attenzione alla sicurezza ed anche un cambio dei vertici societari. Queste sono le motivazioni che spingono i lavoratori a fermarsi e non prestare il proprio srvizio.

Domani venerdì 31 marzo, coloro che aderiranno si fermeranno per 24 ore, questa la dichiarazione del sindacato Al Cobas. La città rischia di rimanere bloccata con l’arresto dei tram, degli autobus e delle metropolitane.  Gli orari, da quanto risulta da un’annotazione sul sito dell’Atm, sono  dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 al termine del servizio.

Garantite due fasce orarie

Rimangono garantite due fasce i mezzi pubblici, sia in superficie che sotto, circoleranno dall’inizio del servizio fino alle 8.45 e poi dalle 15 alle 18. Per tutto il resto non vi è alcuna garanzia. Sulla protesta, dove sono chiaramente indicate le rivendicazioni degli scioperanti, risulta chiaro che sono determinati ed agguerriti.

Il loro  slogan è:”non dobbiamo mollare, la strada è quella giusta, siamo solo all’inizio” I trasportatori dl Foro Bonaparte rivendicano un aumento dello stipendio di 150 euro netti mensili, e non solo per livelli produttivi. Chiedono che vengano cambiati tutti i contratti dalla tipologia part time a tempo pieno.

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Chiedono, inoltre, la completa eliminazione di quelli che sono i contratti d’ingresso, orari di lavoro ben organizzati, dove necessario ridotti e flessibili. Il pagamento e riconoscimento di tutti gli arretrati e di tutte le giornate di ferie maturate. La messa in opera di una maggiore sicurezza per tutti i dipendenti.

Sistemi di protezione denominati passivi, come cabine blindate per chi si trova al posto di guida. Agenti di stazione siti in appositi chioschi. La garanzia della pulizia dei luoghi di lavoro e dei mezzi di trasporto.  Infine chiedono un completo cambio societario, poichè ritengono che non ci sia stata una giusta attuazione delle norme basilari.

Chieste le dimissione del direttore Giana

Le dimissioni dunque del direttore Giana e dell’intero consiglio di amministrazione per aver sbagliato nell’attuazione dello scopo. A tutto questo si aggiunge, inoltre, la contrarietà dell’organizzazione sindacale ai progetti ritenuti di sfruttamento, tra Atm e Comune di Milano, basati su gare d’appalto.

Questi vertono su turni di disponibilità, eliminazione della cerniera pasti, aumento della flessibilità. Non considerano nemmeno la necessaria sicurezza dei dipendenti in prima linea. Le adesioni  allo sciopero di domani sembra saranno molto numerose. Il sindacato nella proclamazione della protesta ha anche dichiarato l’intenzione di attuare due presidi.

Uno davanti ai depositi di via Messina e l’altro in viale Sarca dalle 8.45 alle 15. La città potrebbe trovarsi in una situazione davvero difficile, con il blocco completo dei mezzi pubblici. Nell’ultimo sciopero, avvenuto l’8 marzo, i trasportatori Atm avevano chiuso la linea M2, ma questa volta si preannuncia una situazione diversa con un’altissima percentuale di dipendenti aderenti alla richiesta dei sindacalisti.

Published by
Liana Cinelli