Domani martedì 18 aprile alle ore 11 presso la parrocchia di San Filippo Neri si terranno i funerali della pallavolista Julia Ituma.
Julia Ituma, valente pallavolista di 18 anni, sarà commemorata nella parrocchia di San Filippo Neri in via Gabbro martedì 18 aprile alle ore 11:00.
È un luogo toccante per il funerale, poiché è proprio qui che Julia ha iniziato la sua carriera come giocatrice di pallavolo.
La sua tragica scomparsa è avvenuta a causa di una caduta dal sesto piano di un hotel di Istanbul, dove aveva soggiornato con la squadra della Igor Volley Novara.
Secondo il sito web della parrocchia, martedì 18 aprile alle 11:00 si terrà il funerale per Julia presso la loro chiesa.
Sebbene la famiglia non risieda in zona, ha scelto questa particolare chiesa in onore dell’amore di Giulia per la realtà sportiva di San Filippo Neri e del suo impatto sulla sua crescita personale e atletica.
La liturgia funebre cristiana offrirà conforto e speranza in mezzo al dolore e alla sofferenza, con la parrocchia incoraggia i partecipanti ad abbracciare la sobrietà e la riverenza durante il servizio.
A causa della prevista affluenza, la chiesa trasmetterà anche la funzione sul sagrato per accogliere i partecipanti.
Morte Julia Ituma: in Turchia convinti del suicidio
Mentre l’inchiesta sulla morte del 18enne continua in Turchia, le autorità di Istanbul sono sempre più convinte che si sia trattato di un caso di suicidio.
Questa convinzione è rafforzata dalle riprese video delle telecamere di sorveglianza dell’hotel. Il video ritrae Julia che cammina lungo un corridoio con il suo telefono prima di sedersi sul pavimento e appoggiare la testa sulle gambe nei momenti che hanno preceduto la sua morte.
Tuttavia, la società della Igor Volley ha recentemente dichiarato in una nota ufficiale che nessuno dei compagni di Julia ha ricevuto messaggi di addio da lei.
La commemorazione pubblica delle compagne
Al contrario, tutte le sue compagne di squadra hanno voluto commemorare pubblicamente la memoria della loro amica esprimendo rammarico per non essere state in grado di condividere con Julia il suo dolore, riconoscendo che affrontare gli ostacoli insieme come squadra è fondamentale sia nello sport che nella vita.
Le sue compagne sono ancora incapaci di comprendere la tragedia, poiché nessun segno aveva precedentemente indicato un simile evento.
Se lo avessero saputo, sarebbero intervenute e avrebbero fornito supporto come hanno sempre fatto l’uno per l’altro nei momenti di bisogno.
“La verità è evidente: siamo distrutte. Non passa un momento in cui non ci chiediamo perché le cose sono accadute o riflettiamo su come sarebbero potute andare diversamente, se solo lei si fosse confidata con noi”, le parole delle sue compagne.
“Sappiamo che porteremo questo fardello per tutta la vita, perché Julia ci mancherà ogni giorno. Invitiamo tutti a onorare il nostro stato d’animo. A Istanbul abbiamo perso una delle nostre. Una giovane donna che ha condiviso i nostri sogni, passioni e aspirazioni. La nostra perdita è indescrivibile e il nostro dolore è condiviso dalla famiglia di Julia e da innumerevoli altri che l’hanno amata. Imploriamo sostegno e compassione, per coloro che ci stanno accanto”.