Donna rapinata e violentata in casa: ecco cos’è successo a una donna e proprio in casa sua. L’arresto dei responsabili grazie alle forze dell’ordine. I dettagli di questa vicenda.
Un sito d’incontri è risultato enormemente pericoloso per una donna. Infatti a causa di ciò la donna ha subito una violenza all’interno di un’abitazione. Della violenza sessuale nei confronti di questa donna sono stati accusati due uomini uno di origine straniera e l’altro invece di origini italiane. Ma cosa è accaduto per l’esattezza?
Donna violentata e rapinata: cos’è successo
Per via di ciò che è stato anticipato precedentemente, un paio di uomini sono stati bloccati e arrestati. Il motivo è molto grave, visto che i due sono stati accusati di rapina in concorso e pure di violenza sessuale nei confronti di una donna. I due accusati hanno teso la loro trappola servendosi di un sito dedicato agli incontri.
Uno di quei portali che si trovano in quantità considerevoli su internet e che sono tra l’altro frequentati da molte persone. I partecipanti, però, possono anche nascondere dei personaggi molto pericolosi, proprio come è accaduto in questo caso.
I due complici, uno senegalese di 34 anni e l’altro italiano di 48 anni, hanno iniziato il loro inganno attraverso il primo contatto nella versione online. Poi solo successivamente hanno organizzato un vero e proprio raid in casa, per aggredire fisicamente la donna che suo malgrado rappresenta una delle due vittime di questa storia.
Donna violentata e rapinata: altri dettagli sullo svolgimento dei fatti
Il 48enne italiano e l’uomo senegalese di 34 anni hanno entrambi dei precedenti, quindi erano già noti alle Forze dell’Ordine.
Queste ultime hanno provveduto a bloccare e ad arrestare i due uomini nel corso delle ore della scorsa notte.
Difatti i carabinieri sono intervenuti prontamente allo stato di fermo rivolto nei loro confronti, perché i due uomini sono accusati di una rapina in concorso e di un’azione gravissima nei confronti di una donna: la violenza sessuale.
L’accusa formulata verso l’uomo italiano e quello senegalese si basa sulla rapina che loro hanno eseguito contro due donne. Ma anche su un fatto enormemente grave come quello di aver violentato una di queste due donne.
Per quanto riguarda le vittime, si tratta per la precisione di due donne cinesi, che i due accusati hanno contattato inizialmente su un portale dedicato agli incontri.
Quindi i primi approcci tra di loro sono avvenuti esclusivamente online, anche per stabilire con le due donne la data d’incontro per poter consumare un rapporto sessuale.
Una volta fissato l’appuntamento, i due aggressori si sono dunque presentati nella casa dove abitano le due donne.
Un appartamento situato precisamente a Voghera, in una traversa posta in prossimità della Statale 461.
Cosa è successo nella casa delle due vittime
Una volta giunti sul posto, l’uomo italiano di 48 anni e quello senegalese più giovane hanno subito concretizzato il loro piano. Infatti le due donne sono state prima minacciate dai due rapinatori, in quanto le hanno costrette a consegnargli i contanti che avevano a disposizione in quel momento nell’appartamento.
Per l’esattezza si tratta di una cifra corrispondente a 400 euro. In più i due uomini hanno voluto pure il cellulare.
Ma i rapinatori non si sono limitati a rapinarle o, almeno per quanto concerne uno dei due, le intenzioni erano differenti. Infatti anziché scappare dopo aver rapinato le due donne, uno dei due e precisamente l’uomo senegalese di 34 anni ha bloccato una delle due donne.
L’uomo quindi l’ha costretta a subire una violenza sessuale.
Si è trattato di un vero e proprio incubo per queste due donne cittadine cinesi. Momenti di terrore che sono terminati solo dopo il sopraggiungere dei soccorsi.
L’arrivo dei soccorsi: ecco cos’altro è successo
Le due donne cinesi hanno iniziato a chiedere aiuto mediante le loro urla. Queste ultime hanno subito messo in allerta alcuni fra i residenti della palazzina dove vivono le vittime.
Infatti dopo aver udito chiaramente le richieste di aiuto da parte delle due donne, gli inquilini del palazzo hanno subito chiamato i carabinieri.
A questo punto si sono attivate le Forze dell’Ordine, per cercare di ricostruire i fatti mediante il racconto delle due malcapitate.
Dopodiché i carabinieri appartenenti alle componenti del Radiomobile hanno prima localizzato e poi fermato i rapinatori.
L’intervento dei carabinieri è stato talmente repentino da permettergli di fermare l’uomo di 48 anni e quello di 34 mentre stavano cercando di far perdere le loro tracce.
Ciò in quanto i militari li hanno visti mentre stavano uscendo dalla struttura in cui abitano le due donne, bloccando la loro fuga.
Successivamente alla ricostruzione dell’intera vicenda, i due aggressori che tra l’altro avevano ancora tra le mani il bottino prelevato dalle due cinesi, sono stati arrestati.
Attualmente entrambi si trovano incarcerati nelle celle del carcere della città di Pavia.
In seguito al loro arresto, le due vittime hanno riavuto indietro tutto quello che i due rapinatori avevano sottratto alle due donne. Queste ultime adesso dovranno soltanto cercare di andare avanti con le loro vite, soprattutto quella che oltre alla rapina ha subito anche la violenza sessuale. Poiché si tratta di esperienze traumatiche che devono poter essere elaborate con il tempo e il giusto supporto.
Riepilogo di quanto accaduto alle due donne
Questa è dunque la vicenda di due uomini su cui vige l’accusa di rapina e violenza a livello sessuale dopo aver messo in atto tutto questo. Ricordiamo che non solo due donne sono state derubate, ma una di loro è stata vittima di violenza. Al centro un sito di incontri grazie al quale i rapinatori sono entrati in contatto con le due donne cinesi.
Come visto il tutto ha avuto un epilogo grave dal momento che non sono stati portati via solo dei soldi ma si è consumata una vera e propria violenza sessuale su una delle due. Per fortuna le grida delle stesse hanno rappresentato un chiaro segnale di allarme fortunatamente recepito da chi in quel momento ha allertato le forze dell’ordine. Gli stessi sono riusciti a prendere i responsabili e infatti sono stati entrambi arrestati.