Procedimento disciplinare per due degli agenti che hanno picchiato una donna trans brasiliana di nome Bruna a Milano circa un mese fa. La scena è diventata virale, ripresa dall’obiettivo di un cellulare
Mercoledì 24 maggio, un evento tragico ha scosso Milano quando una donna transessuale brasiliana di 41 anni di nome Bruna è stata colpita a colpi di manganello alla testa e al fianco da alcuni agenti di polizia locale. L’ievento, che si è verificato in via Sarfatti, di fronte all’Università Bocconi, ha suscitato indignazione.
Secondo le testimonianze, la situazione è iniziata in zona Parco Trotter, dove la donna avrebbe infastidito alcuni bambini e passanti fuori da una scuola. É emerso che avesse precedenti penali. La polizia locale è intervenuta per fermarla nel tantativo di condurla negli uffici di via Custodi. Tuttavia, è a questo punto che la situazione è degenerata. Durante il tragitto la donna ha continuato a dare in escandescenze. Ggli agenti sono stati costretti a fermarsi.
Qualcuno ha ripreso video della scena, lo ha pubblicato sul web, diventando immediatamente virale. Si vede chiaramente un agente che colpisce la donna da dietro con un manganello. Successivamente le sferra un colpo al braccio e alla testa. Un secondo agente usa lo spray urticante su di lei, mentre il primo agente la colpisce nuovamente al costato.
Le immagini hanno suscitato parecchia indignazione. Infatti, il comportamento dell’individuo e la sua reazione emotiva non giustificano in alcun modo tale violenza fisica da parte delle forze dell’ordine. Le autorità competenti hanno intrapreso un’inchiesta per fare luce sulla vicenda.
A un mese dall’aggressione, due degli agenti di polizia locale coinvolti sono stati oggetto di provvedimenti disciplinari. Ad essi viene contestato di essersi recati sul luogo dell’intervento “senza informare la centrale operativa” e senza ricevere l’autorizzazione necessaria. Inoltre, uno dei due agenti è accusato di aver utilizzato in più occasioni il bastone distanziatore, noto come manganello, colpendo la persona fermata in testa. Ciò è vietato nell’insegnamento impartito durante i corsi di tecniche operative.
Il provvedimento disciplinare contesta ai due agenti la violazione delle norme per l’utilizzo del manganello e delle regole che impongono ai membri della polizia locale di tenere un comportamento “corretto e irreprensibile, operando con senso di responsabilità”. Palazzo Marino, che ha visionato le immagini dell’aggressione, ha definito l’atteggiamento degli agenti come “gravemente scorretto”, causando “danno al decoro del corpo della polizia locale e dell’amministrazione comunale”.
La violenza da parte delle forze dell’ordine non può e non deve essere tollerata. Tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro identità di genere, orientamento sessuale o precedenti penali, hanno il diritto di essere trattati con dignità, rispetto e in conformità con i principi fondamentali dei diritti umani.