Donna uccisa nel Pavese: sembra che sia stato posto in arresto il convivente. I dettagli dell’accaduto qui di seguito. Tutto quello che c’è da sapere su questo omicidio di cui ancora non si conosce una cosa nello specifico. Vediamo cosa.
Una donna è stata uccisa a Pavia e sembra che il responsabile sia proprio il suo compagno con il quale conviveva. Ecco che sembra essere arrivata la svolta del caso. Tutto quello che c’è da sapere su un delitto che ancora una volta si ripete e mette in rilievo che ancora oggi c’è tanta violenza nei confronti delle donne e delle proprie compagne.
Donna uccisa nel Pavese: che cos’è successo
Come accennato poco fa, stiamo parlando della morte di una donna che è morta a causa del suo convivente. Un uomo di 30 anni che sembra sia stato presentato dalla vittima come il fratello.
La donna in questione si chiamava Anila Ruci e sembra avesse 38 anni. Si parla di una badante che è stata uccisa con una coltellata all’altezza della gola e proprio in casa sua, a Scaldasole.
Il fatto è accaduto nella giornata di Mercoledì, in provincia di Pavia. Sembra che il responsabile sia stato arrestato.
Donna uccisa nel Pavese: le indagini e cosa ci dicono
Come accennato poco fa i carabinieri hanno potuto arrestare l’omicida della donna, nonché suo convivente. Parliamo di Osman Bilyhu, 30 anni.
In merito all’uomo si sa che si trova al Policlinico San Matteo di Pavia, poiché sembra sia stato ricoverato mercoledì sera stesso, poiché sembra abbia anche lui riportato delle ferite.
Cosa si sa sull’uomo?
Innanzitutto che dalla donna veniva presentato come il fratello, eppure come detto, era il suo convivente.
Sembra che i provvedimenti a discapito dell’uomo siano scattati in seguito all’interrogatorio che si è avuto in ospedale durante la notte.
Adesso non si aspetta altro che il comunicato della Procura della Repubblica di Pavia al fine di capire meglio cos’è successo.
Poiché si parla di un omicidio che sembra aver sconvolto molte persone e soprattutto quelle che vivono nei pressi del borgo. Insomma sono ancora aperte le indagini che riguardano la morte della badante albanese. Una morte crudele in cui ha perso la vita una donna molto giovane e per mano dell’uomo che avrebbe dovuto amarla.
Altri dettagli del caso: l’uomo ha cercato aiuto, secondo una testimone
Come accennato poco fa, l’omicida veniva presentato dalla donna uccisa come il fratello. L’uomo stesso è stato trovato il giorno dell’uccisione della donna a casa sua, con delle ferite e proprio vicino al suo corpo, ormai morta.
Al momento ancora non si conosce il movente del delitto e proprio su questo si focalizzeranno le indagini al fine di capire cos’è accaduto e cosa ha portato l’uomo a uccidere la donna. Una donna questa che è stata uccisa con una coltellata alla gola e che abitava a Scaldasole da poco tempo. Come detto si parla di una badante, una colf che si prendeva cura del fratello cha ha una disabilità.
Ma torniamo all’uomo che ha ucciso la donna: sembra che in prima battuta abbia cercato aiuto nei pressi del bar del paese, quello più vicino.
Una testimone infatti ha affermato di aver visto l’uomo arrivare ma siccome non parlava bene la lingua italiana era alla ricerca di persone della sua stessa nazionalità per farsi capire. La testimone ha detto che stava cercando aiuto ma non ha capito cosa fosse successo.
Fuori da casa sembra si trovasse il fratello della donna uccisa, che anche lui era stato accoltellato e per questo è stato portato in ospedale, ma per fortuna le sue condizioni non sembrano essere gravi. Tra le altre cose si sa che la zona dell’omicidio o quella che dovrebbe essere la zona dell’omicidio è stata chiusa proprio perché i carabinieri hanno dovuto fare i loro accertamenti.
Un altro delitto e un’altra donna che muore
Insomma si parla sicuramente dell’ennesima donna che muore per mano del suo compagno e ancora non si conosce il movente, eppure nessun movente potrà essere tanto forte da giustificare un atto di tale violenza che ha tolto la vita a una donna.
Nessun uomo e nessun essere umano dovrebbe decidere della vita dell’altro e della fine della stessa, a prescindere da tutto.
Eppure tanti uomini, violenti e aggressivi, si macchiano di questi delitti e tante donne purtroppo perdono la cosa più importante che abbiamo: la vita.