Donne in pensione con 20 anni di contributi, ma solo per chi ha questo requisito

La pensione è per tutti una sorta di miraggio, chiunque vorrebbe riposarsi in giovane età dopo aver lavorato per anni ed anni, eppure  lo sappiamo, questo non è possibile, almeno non sempre e non per tutti.

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Molti, soprattutto a seguito di questi anni difficili, si chiedono se è possibile andare in pensione a 57 anni con 20 anni di contributi pagati.  La risposta certamente non renderà felici gli interessati che pensavano di avere ancora una carta da giocare.

A questa età in realtà si può andare in pensione soltanto se si è in possesso di 41 anni di contributi. Per cui la risposta è no. Ma attenzione, ci sono delle cose che tutti quanti dovremmo sapere, perché potrebbero cambiare la vita di alcuni lavoratori.

Requisiti imposti per richiedere la pensione anticipata a 57 anni

Ovviamente sono in pochi a rientrare nei requisiti imposti, perché chiunque ha lavorato almeno dopo i 18 anni e non prima. Sono in pochi ad avere avviato un rapporto lavorativo a 16 anni. Eppure soltanto questa fascia ha diritto ad accedere alla pensione anticipata. In alternativa bisogna aver pagato 41 anni di contributi oppure appartenere a categorie ben precise per esempio caregiver che assistono il coniuge oppure dei familiari, o invalidi civili con un’invalidità del 70% da almeno sei mesi.

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Tutto questo ha a che fare con i più giovani, che possono richiedere la pensione anticipata ma devono comunque avere pagato 41 anni di contributi. Al momento tutti quanti possiamo soltanto puntare alla pensione di vecchiaia a 67 anni compiuti oppure alla pensione anticipata contributiva. In questo caso è importante però che i 20 anni di contributi siano stati versati a partire dal 1996 per poter ottenere almeno un assegno pari a 2,8 dell’importo dell’assegno sociale.

Chi può andare in pensione a 57 anni e come

Avendo pagato 15 anni di contributi si deve soltanto aspettare di poter percepire la pensione di vecchiaia quindi compiere 67 anni. Chi ha 57 anni ed è in possesso di vent’anni di contributi ha due possibilità. La prima è fare parte della categoria degli invalidi civili, la seconda è avere diritto alla rendita integrativa temporanea anticipata.

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Ad accedere alla pensione a 57 anni con 20 anni di contributi sono gli invalidi civili donne, lavoratrici nel settore privato. Tutto questo soltanto se possiedono un’invalidità civile pari oppure maggiore all’80%. Soltanto in questo caso si può presentare la domanda e andare in pensione molti anni prima del normale.

Questione pensione anticipata per gli uomini, ecco cosa cambia

La questione è diversa per quanto riguarda gli uomini che invece devono aspettare di compiere 61 anni a prescindere. Questa pensione dà la possibilità di avere una finestra mobile di 12 anni che però non è a disposizione dei dipendenti del settore pubblico oppure dei lavoratori autonomi.

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Facendo dei calcoli rapidi, chi va in pensione con 20 anni di contributi al compimento dei 57 anni di età, avendo percepito €30.000 lordi l’anno, ogni anno mette da parte 9.900 euro, che dopo 20 anni di lavoro vanno a comporre un totale di €640 lordi al mese che secondo il parere dei più sono pochissimi.

In alternativa si può richiedere la pensione di vecchiaia con la RITA, che è stata introdotta nel 2017 e tramite la quale si può andare in pensione dieci anni prima del normale. In questo modo si può richiedere la pensione con 20 anni di contributi e 57 anni compiuti soltanto se disoccupati o inoccupati da almeno due anni.

Possono richiedere la pensione anticipata coloro che sono iscritti alle forme di pensione complementare, purché ne facciano parte da almeno 5 anni o più. In questo caso, se il capitale maturato nel corso del tempo dovesse essere di €500.00, la rata trimestrale della pensione salirebbe a 1.250 euro e quindi a 600 euro o 800 euro al mese.

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