Il 39enne, italiano di origine marocchine, che il 18 febbraio 2023 ha travolto, lungo la A4 Torino – Milano, un’auto con a bordo due donne, Claudia Turconi di 59 anni e Laura Amato di 54, avrebbe assunto un farmaco tranquillante a base di benzodiazepine, prima di mettersi alla guida.
Il farmaco secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato somministrato all’aeroporto di Malpensa in circostanze ancora poco chiare.
A seguito dell’assunzione del medicinale, l’uomo è infatti risultato positivo alla cannabis e al benzodiazepina. Oggi è indagato per omicidio colposo plurimo.
L’uomo è in cura dal 1995, soffre di disturbi psicotici
Dell’inchiesta si stanno occupando il PM Paolo Filippini e la Polizia Stradale di Novara. Il killer è in cura dal 1995, perché soffre di disturbi psicotici. A seguito di una crisi, la moglie la sera prima dell’incidente gli ha imposto di recarsi in ospedale per la prescrizione dei farmaci.
Il giorno dopo l’uomo si è recato all’aeroporto di Malpensa, dal quale avrebbe voluto raggiungere il Marocco, per cause ancora da stabilire. Il presidio medico dell’aeroporto gli avrebbe somministrato a questo punto 50 gocce di farmaco, per riportare la situazione alla calma.
Quali sarebbero stati gli attimi precedenti all’impatto
In seguito è stato trasportato all’ospedale di Gallarate da cui è fuggito. Successivamente ha chiamato il cugino per farsi riportare la macchina. Poi avrebbe dovuto raggiungerlo a casa, ma essendo stanco si sarebbe fermato in una piazzola di sosta, per poi riprendere a guidare ad una velocità elevatissima.
I rilievi delle forze dell’ordine confermano che l’auto sulla quale viaggiava l’uomo, andava a 150 km/h. Al momento dell’impatto non avrebbe nemmeno frenato. Adesso è ricoverato in psichiatria presso la clinica di Piacenza. In questi giorni dovrebbe arrivare la misura di sicurezza con libertà vigilata. Poi probabilmente sarà richiesta una perizia psichiatrica per capire quali sono le sue condizioni di salute mentale. Si attendono aggiornamenti sul caso.