Sembra essere stata richiesta la perizia psichiatrica per l’uomo che in un incidente stradale travolse due donne uccidendole. Ecco i risvolti di questo caso.
La Procura di Milano ha deciso: una volta che avrà visionato tutti i documenti medici, richiederà la perizia psichiatrica per l’uomo di 39 anni che il 18 Febbraio sembra aver travolto con la sua vettura due donne rimaste uccise. I dettagli in questo articolo.
La decisione della Procura di Milano
Come accennato poco fa, si torna a parlare dell’incidente che avvenne il 18 Febbraio dove Laura Amato e Claudia Turconi hanno perso la vita. Ricordiamo che il fatto è accaduto verso le 2 alla barriera autostradale Ghisolfa, esattamente sulla A4: come molti di noi ricorderanno un uomo di 39anni di origini marocchine le tamponò e nello schianto le donne hanno perso la vita entrambe.
Oggi sul caso si sa che la Procura di Milano richiederà la perizia psichiatrica sull’uomo che ora si trova all’ospedale di Piacenza, dopo essere stato portato al San Carlo di Milano nel reparto di psichiatria.
La procura grazie a tali accertamenti cercherà di capire se l’uomo è capace d’intendere e di volere e soprattutto quanto è pericoloso a livello sociale. Nel caso in cui si accertasse la sua pericolosità, potrebbero essere applicate delle misura importanti.
Ricordiamo che sull’uomo vige l’accusa di omicidio colposo plurimo e che risultò positivo a benzodiazepine e cannabis. Inoltre sembra che sia in cura dal 95, con una precisa diagnosi: disturbo psicotico.
La moglie ha inoltre raccontato che qualche giorno prima dell’incidente l’uomo ha avuto delle crisi e infatti fu portato in ospedale, ma se ne andò dopo poco.
Altri dettagli del caso: cosa è successo prima dell’incidente
Secondo le indagini del pm Paolo Filippini l’uomo il giorno seguente si è diretto all’aeroporto di Malpensa per partire e tornare in Marocco.
Ovviamente gli operatori si sono resi conto del fatto che non stesse bene e hanno allertato i soccorsi. Sul posto infatti è arrivata un’ambulanza che l’ha trasportato presso l’ospedale di Gallarate.
Ma sembra che l’uomo abbia lasciato anche quell’ospedale: infatti dopo aver telefonato un suo cugino è ritornato a Malpensa per prendere la sua auto che era rimasta lì.
Il cugino gli ha detto di poter stare da lui, ma l’uomo ha preferito dire di no, perché si sentiva stanco e gli ha detto che sarebbe tornato a casa.
Sembra infatti che abbia fatto una sosta in una piazzola e che poi sia ritornato alla guida finchè non c’è stato l’incidente a 150 km/h senza alcun freno. Sappiamo poi come sono andate le cose: in questo schianto sono morte le due donne.
La morte di due donne: ecco chi erano
Per questo si parla di doppio omicidio: le due donne che hanno perso la vita sono Laura Amato, 54 anni e Claudia Turconi, 59 anni.
Sembra che la loro vettura sia stata tamponata dall’uomo che ricordiamo, ha la cittadinanza italiana e quindi anche la patente di guida regolare. L’uomo guidava una Lancia Musa e in seguito allo schianto non è riuscito a dire nulla poiché sotto shock.
Per quanto riguarda le vittime dell’incidente, si sa che avevano dei figli e che erano colleghe. Infatti entrambe erano delle Oss, seppur lavorassero in strutture diverse.
La Amato lavorava presso la Macedonio Melloni di Milano mentre la Turconi alla Fondazione Colleoni di Castano Primo. Entrambe erano state a una festa di compleanno: il compleanno era proprio di Laura Amato.
La donna aveva compiuto gli anni il 25 Gennaio, ma aveva deciso di festeggiare anche quel giorno insieme a tutti i suoi colleghi. Peccato che quella festa sia finita in un modo davvero tragico e a causa di un incidente che non le ha lasciato scampo.
L’incidente e la sua dinamica: cosa si sa a tal proposito?
Grazie ad alcuni filmati si è potuto comprendere qualcosa circa la dinamica dell’incidente. Sembra che l’auto delle donne viaggiasse moderatamente e che poi si sia spostata sulla pista al fine di prendere il biglietto del pedaggio.
Sull’altra auto si sa che è giunta in modo tranquillo ma pur sempre senza rallentare.
Ecco che c’è stato così un impatto forte e l’auto dell’uomo ha colpito da dietro l’auto su cui viaggiavano le due donne che è stata spinta in avanti per diversi metri.
Questo ha fatto sorgere diverse domande a chi si è occupato delle indagini del caso: ci si è chiesti in un primo momento se l’uomo fosse al telefono o se non si fosse proprio reso conto della vettura perché sotto effetto di sostanze.
Insomma tante domande e ora sembra si sia giunti alla decisione della procura di Milano che valuterà lo stato mentale dell’uomo attraverso una perizia psichiatrica e dunque sarà valutata anche la sua pericolosità. Dal momento che oggi si parla di un omicidio, di ben due donne.