Doppia pensione da maggio: stanno per arrivare novità molto importanti per molte persone. Ecco cosa c’è da sapere.
La crisi economica si è fatta sentire pesantemente per molte famiglie italiane, specialmente per quelle che già avevano grosse difficoltà a far quadrare i conti alla fine del mese.
L’aumento dei costi dell’energia, causato dallo scoppio del conflitto in Ucraina, ha fatto arrivare a tanti italiani bollette di luce e gas con cifre astronomiche, senza dimenticare l’incremento dei prezzi dei generi alimentari.
Tra le categorie più in difficoltà ci sono senza dubbio i pensionati, specialmente coloro che percepiscono un trattamento pensionistico piuttosto basso e che si ritrovano a dover fronteggiare una serie di spese molto gravose.
Fortunatamente per i pensionati quest’anno è arrivato l’aumento del 7,3%, comunicato già alla fine del 2022 dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
L’aumento si basa sulla perequazione, ovvero quel meccanismo che porta alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici in base all’inflazione emersa dai dati ISTAT, in modo tale da adeguare gli importi al costo della vita.
Questo incremento sul cedolino ha consentito ai pensionati di ritrovarsi con qualche soldo in più e di respirare, anche se per molti si tratta di una misura non ancora sufficiente per vivere in tranquillità.
Tuttavia sono in arrivo dei cambiamenti per la pensione di maggio. Nel cedolino del prossimo mese, infatti, molti titolari di pensione potranno finalmente esultare, dato che riceveranno un aumento importante.
I beneficiari sono coloro che hanno più di 75 anni e percepiscono una pensione minima, che era già stata alzata a 600 euro grazie alla Legge di Bilancio.
Proprio questi pensionati, che pure avrebbero avuto bisogno dell’aumento fin da subito, erano quelli rimasti indietro.
Il mese scorso si era parlato insistentemente di una svolta ad aprile, ma anche in questo mese nulla di fatto.
Stavolta, però, non sembrano esserci dubbi: dal 2 maggio il nuovo cedolino riporterà finalmente gli aumenti anche per gli over 75 con pensione minima.
L’INPS ha completato le operazioni di rivalutazione dei trattamenti minimi, pertanto deve essere soltanto comunicato il ricalcolo dell’assegno.
Non solo: questi pensionati devono ancora ricevere gli arretrati relativi ai primi quattro mesi del 2023, dato che sono rimasti a bocca asciutta per tutto questo tempo.
Sarà sempre l’INPS a comunicare gli importi.
L’assegno minimo ha avuto già un rialzo fino a 563,74 euro, toccando poi i 572,20 euro grazie al bonus che diventano 599,82 euro per coloro che hanno superato i 75 anni.
Si tratta di una bella boccata d’ossigeno per i titolari di pensioni minime, che hanno dovuto sopportare il ritardo dell’INPS in questi primi mesi dell’anno.
Questa attesa è stata causata da un necessario aggiornamento dei sistemi da parte dell’Istituto di Previdenza.
L’INPS ha dovuto adeguare il tutto al meccanismo introdotto con la Legge di Bilancio 2023.
Per i pagamenti di maggio, si comincia dal giorno 2 (sempre seguendo le iniziali dei cognomi).
Dato che il 1° maggio è la Festa del Lavoro e non può avvenire alcuna erogazione da parte di banche e poste.
L’ultimo giorno di pagamento è lunedì 8 maggio 2023.