Un doppio sciopero è in arrivo a Milano, che dovrebbe coinvolgere non soltanto i servizi nazionali di Trenitalia, ma anche quelli cittadini e regionali.
Milano si prepara a due “Black Friday” che potrebbero fermare la città. Venerdì 14 e 21 aprile sono previsti scioperi dei lavoratori dei trasporti.
Gli scioperi potrebbero paralizzare i trasporti con i servizi ferroviari regionali e nazionali, così come la metropolitana, gli autobus e i tram ATM, tutti potenzialmente in fase di arresto.
I servizi ferroviari nazionali in Italia subiranno un’interruzione significativa il 14 di questo mese, poiché i lavoratori delle ferrovie di Trenitalia e Trenord prenderanno parte agli scioperi.
Dalle 9:00 alle 17:00, i servizi di Trenitalia potrebbero essere interessati dal fatto che i lavoratori di Trenitalia, rappresentati da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil, Ugl, Fast Confsal e Orsa, non prenderanno parte al loro turno di lavoro.
Nella stessa fascia oraria scioperano anche i lavoratori di Trenord, nell’ambito dell’agitazione indetta da Sgb, Lavoro privato Usb e Trasporti Cub, provocando disagi ai treni regionali.
Il 21 Cub ha infatti indetto uno sciopero generale in tutti i settori pubblici e privati.
I ferrovieri fermeranno le attività, ma il focus principale saranno i dipendenti Atm di Milano. Gestiscono la metropolitana, gli autobus e i tram della città.
Vari sindacati dei lavoratori, tra cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uil, Ugl, Fast Confsal e Orsa, si sono uniti per protestare contro gli atti unilaterali che l’azienda ha messo in atto.
Questi includono modifiche alla pianificazione del lavoro, retribuzione, turni di ferie, modifiche alle regole e aggiornamenti della rete di sistema. Le loro lamentele saranno espresse il 14 aprile.
I sindacati hanno sottolineato l’urgenza di avviare un dialogo serio per affrontare le criticità dei dipendenti di Trenitalia che negli ultimi tre anni hanno dimostrato dedizione, competenza e hanno rischiato l’incolumità personale.
È stato fondamentale garantire il diritto alla mobilità dei cittadini durante la fase pandemica dell’emergenza sanitaria.
I ripetuti solleciti a Trenitalia hanno richiamato l’attenzione sulla mancanza di chiarezza dell’azienda su riferimenti e sviluppi futuri, nonché su piani di assunzione inadeguati, con la conseguenza che il costo del lavoro è la principale area di preoccupazione.