La donna, di origini polacche, stava rientrando nel suo appartamento di Milano. Non si era accorta che qualcuno la stava seguendo. Dopo aver chiuso la porta di casa, ma non a chiave, un uomo è entrato dopo di lei. Lei si è accorta dell’intruso troppo tardi. Il ragazzo, infatti, l’ha spinta con violenza verso la camera da letto colpendola più volte sul volto.
L’uomo, un 29enne americano, ha iniziato sbottonandole la camicia, ma la donna, per fortuna, è riuscita a reagire colpendolo con forza sui genitali facendolo, così, scappare. Non si è allontanato, però, di molto. Si è chiuso in camera da letto dove rimarrà nascosto grazie all’intervento di alcuni vicini. In particolare quello di un ultra 90enne armato di una pistola scacciacani.
All’arrivo dei carabinieri la donna era seduta sul pianerottolo, fuori dalla sua porta, in lacrime e con il volto segnato da lividi e sangue. I soccorsi le hanno prestato le prime cure e l’hanno poi accompagnata in ospedale per accertamenti e con una prognosi di 14 giorni. Il ragazzo americano di 29 anni è, ora, agli arresti accusato di tentata rapina, violenza sessuale e lesioni personali.
Gli agenti delle forze dell’ordine, dopo essere risaliti al suo nome, hanno trovato una denuncia di scomparsa che i genitri del ragazzo avevano presentato qualche giorno prima, perchè da un pò di tempo non avevano sue notozie. Dopo averli contattati, i suoi famigliari in America hanno riferito che il ragazzo soffre di disturbi psichici.
Da parte sua il 29enne ha cercato di difendere la sua posizione dicendo che si trovava nel palazzo per sbaglio. Stava cercando, infati, la stazione dei treni e non ha ricordo di aver aggredito qualcuno. Ricorda, al contrario, di essere stato aggredito e di essersi difeso, e si è nascosto quando ha visto una persona anziana andare verso di lui con in mano una pistola.
Soccorsa dal vicino di 94 anni
Sembra che il giovane americano si trovasse in Italia per un matrimonio. Doveva raggiungere Venezia per, poi, prendere l’aereo diretto prima a New York e poi a Los Angeles. Il Giudice per le indagini preliminari ha subito convalidato l’arresto ritenendo il ragazzo un concreto pericolo per la comunità.
La donna aggredita ha, poi, raccontato i fatti come si sono svolti e confermati anche da alcuni suoi vicini che erano presenti al fatto. Una dottoressa di origini polacche di 43 anni, aveva appena terminato il turno in ospedale e stava tornando a casa, in via Washington.
Dopo essere riuscita a liberarsi dal suo assalitore, ha raggiunto il pianerettolo di casa e, in particolare, un suo vicino è uscito per aiutarla. Il signore di 94 anni, in mano teneva una pistola. Secondo il ragazzo era vera, ma in realtà si trattava di una scacciacani. Ha, comunque, funzionato, perchè il 29enne, per lo spavento, si è chiuso in una stanza fino a quando non sono arrivati i carabinieri.