Spesso pensiamo di sapere benissimo come comportarci per una corretta raccolta differenziata. Ma dove va smaltita la scatoletta in alluminio?
La raccolta differenziata fa ormai parte della nostra vita da diversi anni e destreggiarsi con più pattumiere non è più un problema. Abbiamo ormai imparato a dividere adeguatamente i diversi tipi di materiali e sappiamo benissimo dove buttare cosa. Ma spesso viene da chiedersi: l’alluminio, dove si butta? Ecco quello che forse non sapete riguardo il riciclo di questo importantissimo materiale.
Come riciclare l’alluminio donandogli una nuova vita
Risorsa importantissima che spesso si presta benissimo al fai da te. Tra gli oggetti in alluminio più semplici e utili da riciclare ci sono senza dubbio di lattine. Spesso in commercio se ne trovano con disegni particolari e gettarle via sarebbe un vero peccato.
Possono essere utilizzate sia per la creazione di oggetti utili che gioielli e accessori, proprio come da qualche anno accade nel mondo della moda. Sempre più spesso infatti si vedono accessori realizzati con materiali riciclati e l’alluminio è tra i primi posti in questo. Se siete dei creativi o avete dei bimbi in casa, potrete divertirvi a tagliare (con le dovute precauzioni) le lattine di alluminio per realizzare dei portapenne, delle forme per i biscotti, dei sottobicchieri, delle decorazioni natalizie o dei gioielli. Le idee sono veramente molte e basterà fare qualche rapida ricerca online per trovare spunti e idee.
Alluminio, perché è importante riciclarlo adeguatamente
Riciclare i materiali in alluminio è molto importante al fine di risparmiare preziose risorse. La produzione dell’alluminio, partendo dall’inizio della filiera e dalle materie prime, ha un impatto complessivo sull’ambiente di circa il 95% in più di energia rispetto a quanta ne impiega il riciclo. Va da sé quindi, che riciclare costa molto meno che produrre.
Già solo questa motivazione dovrebbe farci riflettere su quanto possa essere importante riciclare adeguatamente l’alluminio, oltre al fatto che una dispersione di rifiuti contribuisce a inquinare l’ambiente.
L’alluminio si trova sotto tantissime forme, a partire da quello in fogli e dalle vaschette utilizzate in cucina per i cibi, nelle lattine delle bibite, nei tappi dei barattoli, nelle bombolette spray, nei coperchi dei vasetti dello yogurt, nei blister dei medicinali e via dicendo. Individuare l’alluminio è semplice, basta osservare i simboli delle composizioni degli involucri. L’alluminio è solitamente indicato come “ALU” o “AL” ma a volte può presentare anche diciture come “P” o “T”. In questo caso non si può riciclare nella raccolta dei materiali metallici.
Come riciclare l’alluminio
Generalmente differenziare l’alluminio non è difficile in quanto nella stragrande maggioranza dei casi è indicato sui secchioni stessi cosa può essere inserito.
Solitamente il suo posto è insieme al vetro, poiché durante la fase di smistamento degli appositi macchinari dotati di calamita separeranno l’alluminio dal vetro. É necessario però sapere che l’alluminio può essere smaltito in tre modi differenti, ovvero con la plastica, con il vetro o in contenitori appositi per i metalli.
Ogni Comune prevede specifiche indicazioni per la raccolta dell’alluminio, quindi il suggerimento è di attenersi a quanto indicato dal proprio Comune di riferimento.