Milano è una metropoli che guarda al futuro, ma è possibile, ancora oggi, passeggiare tra le vie di un tempo, oramai, lontano.
Il capoluogo lombardo ha senz’altro tutte le caratteristiche di una grande città italiana. Dalle zone più nuove e moderne con vertiginosi grattacieli e showroom di interesse internazionale, alla storia più antica e radicata nella trama millenaria del nostro Paese.
Le varie vie che si snodano nella vasta area urbana raccontano, dunque, una storia in continuo movimento, con le sue ferite, le conquiste, i fallimenti ed i rinnovamenti. Il distretto più datato della città meneghina è il quartiere delle cinque vie.
Un’area che risale al medioevo ed all’impero Romano. Ricca di monumenti e di resti imperiali, il cui cuore è caratterizzato dal confluire di: Via Santa Maria Fulcorina, Via del Bollo, Via Bocchetto, Via di Santa Marta e Via Santa Maria Podone.
Le stradine hanno un fascino unico ed a tratti anche inquietanti. Ricordi di ferite che rimangono aperte, come ad esempio l’edificio colpito dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale che si trova in Via del Bollo.
Targa
In una delle fessure che sfregiano la facciata rimane ancora oggi il brandello di un abito, incastrato ormai da più di 70 anni. In questa strada sorgevano gli uffici della posta ed è a due passi dalla sede centrale attuale nel palazzo del 1910.
Negli anni ’30 ci fu anche una filiale del Banco di Roma e, vicino, si trova la Borsa di Piazza Affari. Il centro ha avuto anche un grande sviluppo economico e commerciale con magazzini e boutique.
In via Santa Maria Pedone si trova l’omonima chiesa, una delle basiliche più antiche di Milano. Risale al IX secolo e fu realizzata su un terreno donato da Vuerolfo Podone. Al civico 3 è affissa una targa che recita:
“In sto canton vecc del nost Milan, l’è vivuu e l’è mort Gaitan Crespi, poetta e studios de la lengua meneghina, ambrosianon de coeur e de carater”.
E’ apposta in onore del poeta e studioso Gaetano Crespi, che lì visse e fu autore del Canzoniere Milanese. Al numero 19 di Via Santa Marta invece visse il giovane compositore Giuseppe Verdi.
Ospitato da Giuseppe Seletti, professore di Lettere. La zona della famiglia Borromeo è Via Santa Maria Fulcorina dove vivevano i ricchi mercanti fiorentini. Fu Vitaliano realizzare lo splendido Palazzo Borromeo.
Museo Civico Archeologico
Saloni affrescati mostrano momenti di vita dell’epoca. Il quartiere anche oggi ha una caratteristica commerciale, con numerosi negozi di antiquariato e di artigianato, inoltre atelier e studi di design.
Un’area caratterizzata anche dal Museo Civico Archeologico e dalla Pinacoteca Ambrosiana, che custodisce dei veri capolavori artistici del Rinascimento Italiano, dal Codice Atlantico di Leonardo, al Caravaggio, Raffaello, Botticelli e Tiziano.