Dovremmo dire addio a uno dei prodotti più venduti al supermercato: quale

Uno dei prodotti più venduti al supermercato potrebbe sparire. Una proposta della Commissione Europea potrebbe sconvolgere diverse abitudini. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.

Supermercato vuoto
Supermercato vuoto-imilanesi.nanopress.it

Fare la spesa è qualcosa di sempre più complicato per tante famiglie del nostro Paese. I prezzi, infatti, hanno raggiunto livelli davvero molto elevati. Anche l’acquisto di qualsiasi genere alimentare di prima necessità ha visto salire enormemente il proprio prezzi negli ultimi anni.

I supermercati, sia quelli di marchio rinomato che i discount, consentono a qualsiasi cliente di poter acquistare un numero molto elevato di prodotti. Questi luoghi, fino a diversi anni fa, erano adibiti principalmente all’acquisto di prodotti alimentari. Negli ultimi anni, invece, la proposta si è allargata a diversi altri prodotti, appartenenti a settori e ambiti alquanto disparati.

Fra i vari scaffali di un supermercato, infatti, è possibile trovare e valutare l’acquisto di prodotti di ogni tipo. In questo articolo, però, proveremo a far luce su un argomento che sta lasciando perplessi in tanti. Presto alcuni storici prodotti potrebbero, infatti, trovare forma in una veste insolita.

La Commissione Europea ha avanzato una proposta che potrebbe realmente cambiare moltissimi aspetti in riferimento alla nostra spesa alimentare presso ogni supermercato. Di cosa si tratta? A cosa potremmo presto dire addio? Ecco tutto quello che c’è da sapere su un possibile cambiamento che potrebbe avvenire nei prossimi anni. Analizziamo il tutto insieme nei minimi dettagli.

Cosa potrebbe accadere ad alcuni prodotti al supermercato? Ecco i dettagli

Viviamo anni di cambiamenti in tanti settori. I motivi sono legati alla transizione ecologica in pieno corso d’opera. Sono sempre di più, infatti, gli aspetti che vengono cambiati in diversi settori per favorire un cambiamento maggiormente incentrato nel rispetto dell’ambiente. Che cosa potrebbe cambiare, in tal senso, al supermercato in un futuro prossimo? Ecco i dettagli.

Prodotti al supermercato
Prodotti al supermercato – iMilanesi.Nanopress.it

La Commissione Europea ha proposto un cambiamento che potrebbe radicalmente cambiare le abitudini dei consumatori, ma non solo. Presto, infatti, potrebbero essere del tutto rimossi alcuni imballaggi in plastica dei vari cibi.

Ci riferiamo, in particolar modo, agli imballaggi in plastica per quanto concerne la frutta e la verdura. Presto, infatti, potremmo dire addio ai cestini in rete per arance e mandarini, ai contenitori in plastica delle fragole, alla verdura e all’insalata nelle buste e a tantissimi altri prodotti simili imballati in questo modo.

Lo scopo di questa proposta europea è quella di utilizzare sempre meno imballaggi in plastica, in modo tale da accelerare sempre più il processo di transizione ecologica in atto. Questa possibile nuova regola europea ha sollevato un mare di polemiche nel nostro Paese.

Cosa temono la Coldiretti e Confindustria? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo possibile cambiamento che potrebbe radicalmente cambiare le abitudini – in ambito alimentare – di milioni di cittadini italiani e non solo. Analizziamo i dettagli.

La possibile svolta, quali conseguenze?

Le associazioni dei consumatori e delle imprese temono che questa nuova possibile regola imposta dall’Europa possa peggiorare notevolmente la situazione sotto diversi aspetti. Ci riferiamo sia a quello economico sia a quello prettamente igienico e sanitario. Quali sono i motivi? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Imballaggi in plastica dei prodotti
Imballaggi in plastica dei prodotti – iMilanesi.Nanopress.it

La proposta della Commissione Europea sarebbe quella di rimuovere le confezioni in plastica, in riferimento agli imballaggi monouso di frutta e verdura. Coldiretti, però, è molto preoccupata per la situazione che potrebbe venire a crearsi. Ci potrebbero essere, infatti, maggiori sprechi alimentari e anche una conservazione dei prodotti non proprio impeccabile, con un conseguente peggioramento dell’igiene.

Per i consumatori, inoltre, potrebbero anche aumentare ancora di più i costi, così come per i produttori. Tutta la filiera alimentare, quindi, potrebbe risentirne in negativo.

Il vicepresidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha ammesso candidamente che questo cambiamento – solo all’apparenza banale – potrebbe pesare enormemente su tutta la filiera, facendo perdere in tutta Europa milioni e milioni di posti di lavoro.

Stando alle sue dichiarazioni, infatti, la transizione ecologica andrebbe eseguita nel rispetto di tantissimi altri fattori, come quello economico e quello in riferimento all’occupazione e al mercato. Le aziende, infatti, hanno la necessità e l’esigenza di sostenere sempre i costi e di mantenersi leader sul mercato globale.

Orsini ha anche detto che l’industria italiana è ai vertici mondiali per quanto concerne il riciclo e il packaging. Un cambiamento così sostanziale potrebbe pesare enormemente sulla nostra industria.

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