A Roccafranca, un neonato è stato trovato morto nella culla dai genitori. Dai primi accertamenti, a causare il decesso è stato il soffocamento notturno.
Dopo aver controllato il lettino, i genitori di origine indiana si sono trovati davanti a uno spettacolo straziante.
La loro figlia nata prematuramente solo 45 giorni prima era purtroppo morta nel sonno. Nonostante i loro sforzi per scuoterla delicatamente in modo da svegliarla, la neonata non ha dato alcun segno di vita.
I sanitari sono arrivati sulla scena in elicottero e hanno confermato che la causa del decesso era la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS).
Nonostante i loro migliori sforzi per rianimare la neonata, alla fine hanno dovuto confermare il decesso, lasciando i genitori in preda allo shock e al dolore.
Giunti sul posto, i carabinieri della stazione di Rudiano e appartenenti alla compagnia di Chiari hanno svolto i primi accertamenti, ispezionando l’abitazione e portando i genitori in caserma.
Sul luogo è sopraggiunto anche il medico legale, che ha iniziato ad esaminare con grande cura il corpicino della neonata.
I risultati preliminari indicano che il peggior incubo dei genitori si è avverato, poiché la morte della bambina è stata il risultato di un tragico soffocamento avvenuto durante la notte.
Sulle cause del decesso non ci sono dubbi, con il magistrato di turno che ha quindi deciso di non disporre l’autopsia, restituendo tempestivamente la salma ai familiari.
Il 29 dicembre a Urago D’Oglio si è verificato un altro caso di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS).
Analogamente al caso di cui sopra, il neonato era nato prematuro, aveva poco più di due mesi, ed era deceduto durante il sonno.
Inizialmente, la madre e il nonno, che erano presenti durante la scoperta del corpo senza vita, erano stati sottoposti a indagine per omicidio colposo dal pubblico ministero.
Tuttavia, dopo aver condotto i test, non sono emerse indicazioni di violenza, malnutrizione o maltrattamento. Di conseguenza, l’indagine è stata archiviata.