Una nuova vittima della linea ferroviaria, forse un suicidio quello che ha sconvolto Milano, dove una persona si è gettata sui binari della linea metro M1.
Non è chiaro se la vittima sia un uomo o una donna. Probabilmente si è trattato di un gesto volontario ma le autorità stanno indagando su quanto avvenuto per fare chiarezza.
La linea rossa M1, della metropolitana di Milano, è stata teatro di un suicidio che ha visto una persone gettarsi volontariamente sotto il convoglio in transito.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 19 di ieri nella banchina della fermata di Porta Venezia, in direzione Sesto Primo Maggio. Ci sono stati diversi disagi alla circolazione delle metro, già molto provate dallo sciopero che in quel momento era in atto ma quali sono i otivi dietro al terribile gesto?
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia del commissariato di zona e i Vigili del Fuoco, per rimuovere la salma e cercare di capire la dinamica dei fatti, insieme a loro anche i soccorritori del 118 che purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvare la vittima.
Stando alle informazioni trapelate finora da parte dell’Agenzia regionale emergenza urgenza, che ha inviato l’auto medica e l’ambulanza, non è chiaro chi sia la vittima e nemmeno se sia uomo o donna per via delle ferite profonde riportate.
Una vicenda tragica che purtroppo è solo l’ultima di eventi analoghi.
Dopo diverse ore i pompieri sono riusciti a liberare la salma, incastrata fra le rotaie, per posizionarla sull’ambulanza che poi ha proceduto al trasporto in obitorio.
Dopo ciò, le autorità hanno potuto chiudere la zona per effettuare rilievi e accertamenti di rito. Per capire cosa sia successo, gli agenti stanno ascoltando alcuni testimoni che erano presenti al momento dei fatti e sebbene le informazioni siano ancora molto frammentarie, tutti concordano che la vittima si sia gettata sui binari volontariamente, quindi un chiaro tentativo di togliersi la vita.
L’acquisizione dei filmati delle videocamere di sorveglianza potrà fornire agli inquirenti informazioni in più per quanto concerne la dinamica. Ora ci si concentra sull’identità della vittima, alla quale si potrà risalire grazie ai documenti ma non sappiamo se questi siano stati ritrovati.
Dopo diverse ore di lavoro in cui i passeggeri hanno dovuto utilizzare il servizio di navette sostitutive, la linea rossa è tornata in funzione, ad ogni modo questo fatto porta alla luce una situazione molto grave su due fronti: i pochi controlli nei luoghi di affollamento come stazioni dei mezzi del trasporto pubblico e il suicidio come soluzione di chi si sente solo.
Proprio dopo questo episodio, è tornato forte l’appello a rivolgersi a enti come Telefono Amico o Samaritans Onlus, che si occupano di persone che vivono situazioni problematiche e di emergenza e spesso trovano come unica via di uscita la morte.