Due cortei sono stati organizzati per ricordare l’omicidio di Davide Cesare, Dax, a Milano, per questo weekend.
Si scenderà in piazza due volte in tre giorni, a riunirsi sarà la rete antifascista di Milano che vuole ricordare nel ventennale dall’omicidio, Dax, l’attivista appartenente al centro sociale Orso che venne ucciso il 16 marzo 2003 in un pub di Milano, da Giorgio, Federico e Mattia, nonché fratelli e papà di estrema destra.
Sono passati vent’anni dalla morte del giovane Dax, avvenuta nello stesso posto in cui ci furono scontri tra forze dell’ordine e antagonisti.
Gli eventi organizzati per la commemorazione del giovane Davide Cesare
Per ricordare il giovane Davide, gli attivisti hanno organizzato degli eventi che si svolgeranno in quattro giorni distinti. Il primo evento avrà luogo il 16 marzo. In questo giorno ci sarà una commemorazione tra via Brioschi e via Zamenhof, proprio dove il giovane ragazzo venne ucciso.
Poi si passerà alla proiezione di un documentario ‘Brucia ancora dentro’, mentre alle 21:30 avrà luogo un corteo in tutto il quartiere, che arriverà fino a via Gola.
Il giorno dopo, invece ci sarà un’assemblea antifascista. A questa, seguirà il corteo nazionale “Antifascismo è anticapitalismo”, che inizierà alle ore 14:30 e partirà da Loreto.
Il ricordo di Dax e la paura che gli attivisti possano decidere di partecipare al corteo di sabato
L’unica paura è che il ricordo di Dax, possa diventare qualcosa di pericoloso per la comunità. Secondo quanto rivelato dalle forze dell’ordine che chiedono di fare attenzione, potrebbero infatti prendere parte al corteo gli esponenti anarchici di tutta Italia.
L’ipotesi arriva dal fatto che gli anarchici in passato hanno già partecipato ai cortei in onore di Davide. Ricordiamo l’ultimo che ha avuto luogo nel 2021. Questa volta però la situazione potrebbe anche degenerare e andare completamente fuori controllo.
Questo soprattutto a seguito delle manifestazioni degli anarchici in centro a Milano, che portano avanti la loro battaglia in favore di Alfredo Cospito.
Ecco in cosa potrebbe trasformarsi il corteo in ricordo di Davide
Cospito, fa parte degli anarchici ma è stato condannato a 10 anni di reclusione a seguito dell’attentato del manager di Ansaldo nucleare, Roberto Adinolfi e a vent’anni per un attentato ai danni della caserma dei Carabinieri di Fossano che per fortuna non causò feriti.
Essendo stato affidato al carcere duro, quindi al 41 bis, Cospito è in sciopero della fame da più di quattro mesi. L’uomo è stato più volte ricoverato in ospedale perché ha smesso anche di assumere gli integratori dopo che il ricorso avanzato dal suo legale contro il 41 bis è stato rigettato.
Il carcere duro in realtà è ritenuto dai giudici, l’unica soluzione per tagliare i rapporti tra l’uomo e il mondo esterno dato che è stato provato che dal carcere normale riusciva a controllare la situazione al di fuori e rimaneva comunque un pericolo sociale. Il 18 marzo potrebbe succedere che gli anarchici scelgano di approfittare della situazione per manifestare sotto la Madonnina (ancora una volta) e creare caos e scompiglio con conseguenze parecchio importanti.