Due studenti 13enni di Monza parteciperanno al “Monaco Mousetrap Car Grand Prix”, una competizione tutta particolare.
Ogni primavera a Montecarlo si svolge un Gran Premio unico. A differenza delle tradizionali gare di Formula Uno, i contendenti utilizzano veicoli speciali che rispettano l’ambiente e non sono in grado di produrre inquinamento.
Questi veicoli non sono solo di dimensioni compatte, ma sono anche alimentati dal meccanismo di una trappola per topi.
Il “Monaco Mousetrap Car Grand Prix” non è un semplice gioco, ma una sfida ingegneristica avanzatissima che richiama partecipanti dai 12 ai 19 anni.
Monaco Mousetrap Car Grand Prix ideato da Marco Casiraghi
L’evento è stato ideato e organizzato da Marco Casiraghi, ingegnere e fratello di Stefano Casiraghi, ed è sotto l’Alto Patronato di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco, che ogni anno premia personalmente i vincitori.
Questa competizione internazionale vedrà protagonista una squadra di Monza nella finale di quest’anno.
La squadra è composta da Alessandro Martino Mapelli e Cristian Perfetti, entrambi studenti di 13 anni della scuola secondaria di primo grado del Collegio Bianconi di Monza.
Hanno superato con successo i concorrenti della propria scuola, compresi gli studenti delle scuole superiori, per guadagnarsi un posto nella finale, in programma il 27 maggio a Montecarlo. Insomma, roba di non poco conto.
L’orgoglio degli insegnanti
Paola Passini, insegnante di matematica e preside, esprime il suo orgoglio per l’impressionante impresa di ingegneria applicata.
“Questo sforzo offre a tutti gli studenti, anche quelli che potrebbero non essere i migliori della loro classe, la possibilità di mostrare la loro ingegnosità e intelligenza pratica”, ha dichiarato l’insegnante.
“Non è solo una competizione per i talenti accademici, ma piuttosto una piattaforma per tutti gli studenti per eccellere e dimostrare le proprie capacità. È una competizione per i piccoli geni tra noi”.
Angelica Poltronieri, insegnante di matematica al liceo, ha allenato la squadra del Collegio Bianconi di Montecarlo, che ha battuto altri 40.000 studenti in una competizione internazionale.
Il concorso prevedeva la progettazione di un’auto giocattolo in grado di accelerare rapidamente su una distanza di dieci metri.
Grazie al loro tempo impressionante, i due ragazzi della squadra si sono guadagnati un posto nella top ten delle finali.
“Il concorso incoraggia l’immaginazione e la creatività, quindi non sorprende che giovani menti come queste abbiano eccelso”, ha affermato l’insegnante. “In questa fase di sviluppo, l’intelligenza pratica non è stata ancora soffocata da formule e teorie”.
Il Ministero della Pubblica Istruzione mira a insegnare S.T.E.M., che sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, discipline che richiedono sia il pensiero logico che immaginativo.
I Campionati Internazionali di Giochi Matematici dell’Università Bocconi hanno visto quattro studenti del team raggiungere la finale.
La chiave del loro successo risiedeva nel metodo di insegnamento, che enfatizza la comprensione dei meccanismi e delle esperienze prima di approfondire la teoria e le formule.
Questo approccio attinge ai principi delle neuroscienze, iniziando con l’emisfero destro immaginativo del cervello e poi incorporando l’emisfero sinistro analitico. È un modo diverso di insegnare che produce risultati impressionanti.
Da domani fino al 28 maggio saranno presenti a Montecarlo i due ragazzi. Il 27 si svolgerà la finale e il giorno successivo il Principato di Monaco metterà in palio posti per assistere al Gran Premio di Formula Uno su uno dei circuiti più suggestivi di questo sport.