Mercoledì 2 agosto, duemila persone si sono ritrovate in strada per ricordare Sofia, la ventenne uccisa dal suo ex fidanzato.
E’ avvenuta mercoledì 2 agosto 2023, a Cologno Monzese nel milanese. I cittadini si sono incontrati in strada per commemorare la 20enne che è stata ammazzata sabato mattina. Sofia Castelli, è stata uccisa all’alba del 31 luglio per mano del suo ex fidanzato, il 23enne Zakaria Atqauoi.
Erano circa in duemila le persone che si sono ritrovate davanti a Villa Casati. Hanno, poi, percorso il tragitto per arrivare al condominio nel quale la vittima viveva, con il fratello ed i genitori. Quando il delitto è avvenuto i familiari si trovavano in vacanza in Sardegna, in occasione dell’anniversario di matrimonio dei genitori.
Lo striscione che ha aperto il corteo riportava la scritta: “in ricordo di Sofia”. Momenti di grande emozione hanno accompagnato gli applausi in ricordo della giovane vittima, che hanno continuato proprio in corso Roma. Moltissimi coloro che, in lacrime, portavano una luce per l’amica scomparsa.
Alcuni hanno anche invocato la pena di morte per l’assassino. Aveva solo vent’anni ed il suo assassinio ha colpito duramente la città oltre che la famiglia. Anche il Comune era alla fiaccolata ed ha dato disposizione per proclamare il lutto cittadino.
Inoltre ha aperto uno spazio virtuale nel quale chiunque può lasciare un messaggio, un pensiero o un ricordo per Sofia. Dopo l’autopsia l’autorità giudiziaria restituirà il corpo della giovane alla famiglia. E i funerali saranno celebrati sabato 5 agosto alle 10 a Cologno Monzese.
Zakaria Atqaoui, l’omicida, si era nascosto nella casa di corso Roma nell’armadio della giovane. Lì è rimasto per sei ore, durante le quali ha rafforzato la sua idea di uccidere l’ex fidanzata, già maturata il giorno prima. Dopo che si era addormentata l’ha colpita con tre coltellate alla gola.
Il movente pare essere la gelosia e la non accettazione di essere stato lasciato. Una lucida volontà di uccidere, come vendetta per il fatto che lei, secondo quanto dichiarato dalle amiche, si era stancata di frequentare un ragazzo come lui.
Le aveva sottratto le chiavi di casa quando era passato da lei con il pretesto di portarle un dolce. Era quindi entrato nel suo appartamento e aveva atteso per agire nel sonno. Un controllo che dimostra chiaramente la premeditazione. Dopo avere agito è andato alla polizia ed ha confessato l’omicidio con dovizia di particolari.
Ai magistrati ha raccontato di averla sentita parlare di un ragazzo con le amiche e lì è scattato qualcosa di inspiegabile. Quando le ragazze si sono addormentate lui è uscito dall’armadio, ed ha preso un coltello appoggiato sul lavandino della cucina.
L’omicida ha raccontato di avere deciso di ucciderla dopo avere sentito che Sofia era interessata ad un altro. Sapeva di poter agire indisturbato ed ha avuto tutto il tempo per organizzare la sua azione criminale. E le ore trascorse nascosto nell’armadio non lo hanno portato a cambiare idea.