Un’amara scoperta quella che hanno fatto i passanti che si sono trovati nella zona del fiume Po. Ecco la situazione.
Le temperature elevate e il meteo molto clemente delle ultime settimane hanno concesso giornate decisamente gradevoli. Tuttavia, il risvolto negativo, ha portato conseguenze allarmanti principalmente per le coltivazioni ma soprattutto per i bacini idrici. Il fiume Po risulta essere tra i più colpiti ed è in condizioni che nessuno si sarebbe aspettato di vedere in pieno inverno.
Ecco cosa si sono trovati davanti dei passanti mentre erano in zona.
Le condizioni del fiume Po
Sono al limite dell’allarmante le condizioni del fiume Po. Lo spettacolo che si sono trovati davanti alcuni passanti, spinti a fotografare la situazione decisamente fuori stagione, è quella di un fiume notevolmente prosciugato. Nonostante le recenti precipitazioni di carattere piovoso e le nevicate sui rilievi più alti, il Po’ non ha visto una gran risalita in termini di centimetri.
Il fiume Po risulta in stato di siccità, e ciò è confermato dalle misurazioni a Pavia, che all’altezza del Ponte della Becca, lo rilevano inferiore di 3,2 metri rispetto a quello che è lo zero idrometrico (ovvero rispetto al livello del mare). Attualmente le rive hanno addirittura raggiunto livelli pari ai più caldi giorni estivi estivi, con sabbia e pietrisco in bella vista.
Il monitoraggio della situazione è stato effettuato dalla Coldiretti a proposito degli effetti delle recenti perturbazioni, che prevedevano un livello di allerta da parte della protezione civile. Il fiume Po è il più grande in Italia e allo stato attuale risulta decisamente sotto la media stagionale per il livello dell’acqua. Il suo stato rappresenta di conseguenza la situazione di tutti i bacini idrici e dei corsi d’acqua maggiori nel nord del nostro paese.
Le condizioni di laghi e fiumi e il meteo
Le percentuali di riempimento di laghi e fiumi iniziano ad essere allarmanti in quanto oscillano tra il 36% e il 38%. L’unica eccezione alla media è quella del Lago di Como, che vede un bassissimo 19% di riempimento.
Le previsioni per i prossimi giorni prevedono, in particolare nel nord Italia, abbondanti rovesci e copiose nevicate, le quali si spera contribuiranno a far riprendere bacini idrici e corsi d’acqua.
Ma nonostante le perturbazioni in arrivo, è stimato che per l’attuale situazione idrica servirebbe almeno un mese di piogge, in quanto il deficit idrico si aggira su una media del 35%. Tutto sommato, però, il maltempo in arrivo sarà sicuramente di aiuto per l’irrigazione del terreno e dei campi e per la preparazione alle semine primaverili. Quello che più preoccupa gli esperti è però il rischio di temperature polari, che potrebbero danneggiare le coltivazioni in anticipo sulla stagionalità a causa delle recenti temperature elevate.